14 aprile 2023

Il nostro spam quotidiano

Ieri sette. Oggi cinque. Domani non so. Parlo del numero delle chiamate spam che, con un'asfissiante costanza, continuo a ricevere quotidianamente. Non ci sono registri delle opposizioni che tengano né altri ingegnosi paletti tecnologici: la chiamata fastidiosa e invadente, da parte di numeri ai quali mai risponderò, non manca mai. La lista nera è lunga forse il triplo della mia rubrica, ormai. E continuerà a crescere a dismisura, temo. Non c'è salvezza né rimedio solo un infinito, profondo, giornaliero fastidio accompagnato da un'inevitabile scarica di parolacce.

[foto by Mrs White]

30 marzo 2023

Gli stupidi vinceranno sempre

Ormai dovrei averci fatto il callo. Alla stupidità umana, intendo. Dovrei essermi abituata da tempo agli insulsi senza senso, agli ottusi intontiti, alle bocche sboccate, alle menti de-menti. Eppure, alla fine, no: capisco che alla stupidità non ci si abitua mai. Perché, in un modo o nell'altro, si supera ogni volta. Come un precipizio che ti inghiotte, un pezzo dopo l'altro. La leggo, la vedo, l'ascolto: la stupidità trasuda e si gonfia. Lievita ovunque e fa proseliti. Altrimenti non si spiega. Così tanti, così convinti, così tenaci, così assoluti, così loquaci. Gli stupidi sono una roccia e vinceranno sempre.

[foto by manuelestheim]

28 marzo 2023

D'aria fredda e fiori

Sento un lieve lamento. Forse d'un gatto, forse. Mi alzo anche se il sole s'è appena fatto vedere e ho le palpebre assenti. Apro una finestra e mi metto in ascolto. Del gatto o di chissà chi nessuna traccia ma, d'improvviso, m'investe un odore di fiori. Verrà dai giardini vicini o dagli alberi bianchi o dalla stessa terra. È la fragranza lieve della stagione che arriva, mescolata al freddo di cristallo di un'altra che va. Mi lascio inondare a occhi chiusi: aria fredda e fiori. Mi piace, mi beo, mi sento viva. Per un frammento di tempo che voglio lasciare solo mio e di nessun altro.

[foto by Mrs-White]

17 marzo 2023

Carta e penna

Ho ricevuto una lettera, ieri. L'ho trovata, inaspettata, nella cassetta della posta. Non pensavo potesse accadere di nuovo. Una lettera vera, fatta di carta, scritta a mano, con tanto di busta, francobollo e timbro postale. Accade ancora, dunque. Succede che qualcuno decida di prendersi il tempo di scrivere, ma senza digitare; il tempo di schiudere le parole su carta con il rischio di cancellare o sbavare l'inchiostro. Ho pianto di commozione: per il gesto, per il pensiero dietro a quel gesto. È solo una lettera, mi dico. Invece so che è tanto di più. Ovviamente ho risposto subito usando, a mia volta, carta e penna (azzurra).

[foto by Simoneheld]

9 marzo 2023

L'aliena

Leggo i loro messaggi serali, quelli sbucati all'improvviso da un nuovo gruppo in cui mi includono senza chiedermi nulla. Seguo la rincorsa di parole, battute, frasi. Non dico nulla perché non so cosa dire. Sono persone che arrivano da un passato non troppo lontano che sento comunque lontanissimo, distante come una galassia di pianeti alieni. Non mi trasmettono più nulla eppure erano facce, voci e nomi che vivevo ogni giorno, prima. Prima di sentirmi estranea ai loro mondi e alle loro giornate. Ma forse sono io l'aliena, non loro. Io quella che orbita altrove, attorno ad altre ragioni.

[foto by StelfySkya]

28 febbraio 2023

Li sento parlare

Li sento parlare, questi ministri, e mi viene da piangere e vomitare. Li sento parlare e penso che non ci sia niente di più indegno, inadeguato e vile. Sento parole d'odio ormai sdoganato e al comando, sento l'indifferenza arrogante di chi se ne frega, orgoglioso di fregarsene. Bocche aperte su menti sigillate: un baratro senza fondo. Nemmeno la decenza di salvare l'apparenza, no, perché non c'è più neppure quella. La tragedia è in una visione che in troppi condividono invece di condannare senza appello. Siamo in pericolo e non c'è margine per lo scherzo.

[foto by manuelestheim]

21 febbraio 2023

Gincana quotidiana

L'essere al mondo, sempre di più, mi pare solo la minuscola pausa incastrata tra un problema e l'altro. Cioè: vivere è davvero questa gincana quotidiana tra ansie, imprevisti, rogne, inciampi e parecchie noie? È tutto qui? Io vivo e risolvo, vivo e mi arrabbio, vivo e mi stanco, vivo e mi annoio. Così da sempre, così per chiunque. Ma deve pur esserci dell'altro anche se, soprattutto negli ultimi anni, non riesco più a percepirlo né a immaginarlo. Avanza il tempo e con esso il precipizio dei vuoti e delle distanze. Vacillano, indifferenti, e non so cosa farne.

[foto by Yasny-chan]

14 febbraio 2023

Odiano

Odiano chi non gli somiglia ma anche chi gli pare troppo uguale. Odiano chi è molto bella ma anche chi non può essere abbastanza carina. Odiano chi non fa figli ma anche chi di figli ne ha e ne va fiero. Odiano chi mangia troppo ma anche chi non mangia abbastanza. Odiano chi si bacia in bocca in pubblico (soprattutto se dello stesso genere) ma anche chi preferisce non farsi nemmeno sfiorare. Odiano chi si colora i capelli, chi indossa mille piercing, chi provoca e chi resta nel suo silenzio. Odiano le differenze, odiano le distanze, odiano le discordanze, odiano gli opposti.

[foto by mortuussoul]

8 febbraio 2023

Sanremo a parte

Che uno ci prova pure a evitarlo, il Festival. Perché non vuol saperne niente. Perché detesta il carrozzone di facce, voci e lustrini. Perché è nauseato già da settimane dal clamore scomposto e dilagante che premette e presenta e prelude e precorre. Insomma: la solita. Il peggio però tracima ovunque e non si sfugge. E quel Festival te lo vedi addosso in ogni anfratto. È lui che ti trova anche se non vuoi, anche se preferiresti non esistesse nemmeno. Passerà, ti dici, ma nel frattempo ti rattrista notare tali e tante fesserie rincorrersi leggiadre verso il nulla assoluto.

[foto by Michal Giedrojc]

1 febbraio 2023

Tempo di vuoto

Voglio il mio tempo di vuoto. Ne ho diritto. Il tempo in cui non ho niente da fare o da sentire o da guardare. È il tempo bianco, denso di niente, impastato di noia impudente. Un tempo sfatto, pure, eppure gentile. Quello in cui mi addosso solo al ticchettio del cuore e alle ombre che si allungano appena. È lo spazio per negarsi e smettere di dover essere, è il gomitolo di ossa e fiato che si sfalda beato su un tappeto di silenzio. Così voglio esistere ogni tanto, così voglio accorgermi di potermi dimenticare. Ogni tanto, certo, quell'inestimabile appagamento di sé.

[foto by bjnorberg]