6 aprile 2020

Padroni di che?

Siamo rinchiusi in gabbie domestiche e il pianeta, nel frattempo, si rigenera e continua a vivere. Senza di noi. Perché non siamo necessari. L'erba riprende posto nelle piazze, le anatre se ne fregano del Bernini e i cervi divorano le siepi tagliate per finta. La Terra si libera di noi, miserrimi umanastri, e recupera fiato e bellezza, quella bellezza che rifulge beata senza le nostre invasioni, i nostri muri, i nostri gas, la nostra fretta. Un corpuscolo invisibile ci ha messo in gabbia e ha liberato un pianeta dal suo virus più temibile. Non serviamo a niente, questo è chiaro. E, quando torneremo, se torneremo, ricordiamoci che non siamo e non saremo mai padroni.

[foto by Healzo]

8 commenti:

  1. non che ci sia un calcolo in tutto questo, ma è indubbio che il nostro immobilismo fa bene alla Terra. Dubito però che quando ritorneremo ci muoveremo più lentamente per rispetto alla Terra. Da secoli ormai abbiamo creato un meccanismo perverso per cui il "progresso" è deleterio per la Terra.
    massimolegnani

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    1. Ovviamente il pianeta non calcola nulla ma, probabilmente, deve mettersi al riparo da creature tanto insane come noi.
      Credo che nei prossimi decenni ci saranno pandemie sempre più frequenti fino a quando la Terra, che stiamo maltrattando da secoli, deciderà di farci estinguere.

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  2. parla una che nemmeno riesce a fare tutto quel poco che è concesso dalle norme di restrizioni e mica da un paio di mesi, ma da un paio di decenni, e si chiede spesso come fanno i malati di sla e altre patologie fortemente invalidanti a darsi le ragioni del vivere un giorno dopo l'altro.
    quanti stati d'animo e pensieri avranno percorso e continuano a praticare, quanto probabilmente sorridono per i nostri patemi causati da 'solo' un paio di mesi di costrizioni.
    probabilmente dovremo superare le quattro stagioni per il liberi tutti (fino a nuovo virus), qualcosa abbiamo cominciato a capire, temo che però verrà spazzato via al primo weekend di ritrovata libertà... mi sembra dunque che questo tempo sia bene impiegarlo a riflettere molto attentamente sui cambiamenti che oggi accetteremmo di buon grado, ma che domani... (?)

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    1. Adesso sembra che in tanti comincino a farsi una sorta di esame di coscienza. Forse quelli che una coscienza ce l'hanno ancora.
      Il "dopo" è tutto da vedere. C'è qualcuno che paventa una sorta di cannibalismo, qualcosa di ancora più perverso, cattivo e guasto di quello che caratterizzava il nostro tempo e la nostra civiltà prima del Coronavirus.

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  3. No non siamo padroni
    Di niente!
    Ma... Potremmo amare, ora per davvero tutta la magnificenza che ci circonda
    Se torniamo, se ce la facciamo...
    Potremmo finalmente imparare ad amare, a rispettare e a comprendere i nostri limiti e finalmente ad accettarli
    Non siamo necessari, no, ma credo che qualcuno ci ha fatto doni immensi
    Un saluto, sempre bello leggerti

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    1. Non siamo padroni di nulla eppure ci siamo sempre comportati da tiranni.
      La speranza di vedere cambiamenti nei modi di "usare" il pianeta è forte, ma temo che sarà veramente difficile.

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  4. Da questa prova o usciremo diversi verso la Natura da come fino ad adesso ci siamo comportati o la nostra specie finirà. Che poi finirà comunque perché non siamo eterni.

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