25 febbraio 2020

Come uno sputo in testa

Qualcuno, in giro, lo definisce semplicemente karma. Ed è quello strano e inaspettato gioco del fato secondo cui il male (o la stupidità), prima o poi, ti torna indietro, spesso decuplicato. Mi diverte, in queste ore, leggere che diversi Paesi nel mondo stanno decidendo di non accettare italiani in arrivo dal suolo natio. Sorrido, lo ammetto. E vorrei che i connazionali rifiutati per via del Covid-19, detto anche Coronavirus, siano proprio quelli che urlano "prima gli italiani", quelli che scrivono "difendiamo i confini", quelli che "non vogliamo gli stranieri". Il karma fa strani giri, è noto, ma spero tanto che stavolta si fermi e si faccia una gran bella risata. Come uno sputo in testa.

[foto by Zemni]

18 commenti:

  1. Stanno respingendo lombardi e veneti - cioè, proprio quelli del "prima gli italiani". Chi semina odio lo raccoglierà molto amplificato!

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    1. Per questo parlavo di karma.
      Quella specie di "vendetta" cosmica che prima o poi, o adesso, rimette tutto in equilibrio.

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  2. Ho sorriso anch'io leggendo questo tuo post ..: )
    Come si dice , chi la fa , poi l'aspetti
    Ed ecco che poi tutto torna indietro
    Un saluto

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    1. Esatto. Non sono una fatalista ma in certi casi credo proprio che il destino si prenda le sue belle rivincite.

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  3. Nέμεσις/Nemesi
    Gli antichi greci avevano un nome per ogni cosa.

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  4. Bene. Il fato sa anche sputare. E non sbaglia mai mira. Magari è lento ma sicuramente inesorabile. Chi semina vento si prenda tutti gli sputazzi che merita.

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    1. Lo credo anche io.
      In generale mi spiace per chi è costretto a rimanere in casa a prescindere, ma vedere alcuni italiani rifiutati all'estero mi fa sorridere.

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  5. e che dire della questione autonomia a partire dalla sanità ritenuta da veneti e lombardi un modello da seguire?
    spero che almeno a questo punto diventi palese a tutti che la sanità deve restare allo stato.
    sul karma hai ragione, peccato ci costerà parecchio caro...

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    1. Credo che questa emergenza abbia messo in luce un sacco di anomalie e di stranezze in tutto il sistema sanitario e, forse di più, il fatto che ogni regione faccia quello che vuole in proposito creando paradossi.

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  6. Il virus non conosce confini. Non ha una nazionalità. E così ogni bolla è infranta tranne quella della psicosi, connaturata con il Capitalismo avanzato. C’è un rimedio? E se leggessimo le pagine di Manzoni sulla peste ci accorgeremmo che… Bah. Di nulla credo. Si continua a dormire. Lunga è la degenza in questa platonica caverna…

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    1. Mi spiace che tu debba rimanere in trappola nella tua stessa città. E' veramente inquietante e non so nemmeno se possa definirsi utile.
      Credo che i libri possano essere un'eccellente compagnia, ma da reclusi è tutto meno interessante.

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  7. No, non mi sento recluso:la vera reclusione è mentale.

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