6 dicembre 2019

Di astrale cretineria

Conosco persone di astrale cretineria che trovano spalancate le porte di case editrici e giornali; e presumo che ce ne siano in circolazione, da noi, più di quanti una società bene ordinata possa sopportarne senza cadere in collasso.
Leonardo Sciascia

Fossero solo case editrici e giornali, mio caro Sciascia! L'astrale cretineria dilaga ovunque si vada, oggi, in questa società che di ben ordinato ha poco, anzi praticamente nulla. E infatti siamo prossimi al collasso. Collassano già molte città piene di troppa gente e poche intelligenze, collassano il cielo e la terra che da secoli assorbono le nostre sciatterie e le nostre incoscienze, collassa la mente di chi non vuole pensare e si fa pensare da chi non sa farlo. Collassiamo senza ritegno e senza consapevolezza, senza rimedio e senza speranza. Chissà cosa scriveresti oggi vedendoci annaspare e incespicare e sbraitare e violentare e perdere e ammuffire in questo piccolo, balbettante paese senza idee.

[foto by MahmoudElkourd]

3 commenti:

  1. Quando gli ignobili sono al potere, ai nobili non resta che la solitudine, il ripiegamento su se stessi. Qualcosa del genere si legge nell’I- Ching. La speranza è un’illusione, ma ho il sospetto che anche l’assenza di speranza lo sia. La nostra civiltà è al collasso, vero. I filosofi lo dicono da più di un secolo. Metaforicamente siamo in un buco nero. Ma cos’è un buco nero? Forse ed è un forse gigantesco, le cose non sono come sembrano. Scusami Euridice, se sono un po’ oscuro ed enigmatico.

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    1. Scusami se rispondo con un po' di ritardo, Ettore.
      In effetti sei un po' criptico, ma alcuni concetti mi sembrano comunque chiari.
      Mi lascia un po' di dubbi quel tuo "le cose non sono come sembrano".

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  2. Dice bene il mio conterraneo Leonardo, perchè purtroppo c'è tanta gente che si vanta di aver pubblicato il proprio libro tenuto nel cassetto ma cge poi non sa scrivere altro. Eppure tutti osannano quelle gioviali copertine allegre che stanno in vetrina. Chi invece si fa le ossa rifiutando raccomandazioni varie ( che da noi sono il pane quotidiano) e favorendo le piccole case editrici e dopo tante opere non è degnato neanche di un trafiletto a fine rivista, certo che si fa del mal sangue. E a volte gli passa pure la voglia di scrivere.

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