13 novembre 2019

La rabbia in fondo alla morte

La morte di un amico è un'esperienza devastante. Soprattutto quando arriva improvvisa e improvvida come un cataclisma. Il mio amico G. se ne è andato così. Era in ospedale, è vero. Doveva concludere delle terapie e tornare indietro. Non l'ha fatto. Ha lasciato tutto a metà. Mi ha lasciata a metà. O forse solo in frantumi. Ho pianto a lungo e continuo a farlo. Poi in fondo a questo dolore riconosco la rabbia. Me la prendo con lui per essersene scappato via senza un saluto, senza un abbraccio, senza un sorriso. E mi ha lasciato qui a cercare di dare un senso a ciò che un senso non può avere. Non adesso.

[foto by CrashTestDani]

10 commenti:

  1. Mi dispiace tanto e ti faccio le mie sentite condoglianze. La morte arriva come un ladro, senza preavviso e ci lascia attoniti, lo so. Un abbraccio.
    sinforosa

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  2. la rabbia, è il primo sentimento, prima del dolore
    credo che serva a capire quanto sia breve il passaggio su questo pianeta

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    1. In realtà a me la rabbia è arrivata dopo il dolore.
      Forse quando il dolore non aveva più niente da dirmi.

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  3. Non si è mai preparati ... mai!!
    E ... quando tutto finisce così all'improvviso ... ancor di più e tanta voglia di urlare

    Il tempo ... è l'unica medicina.

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    1. Me lo ripeto di continuo in questi giorni: serve tempo.
      Appunto... deve passare il tempo.

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  4. Mi dispiace tanto. Ci sono morti che sono davvero difficili da digerire, da accettare. Una persona giovane, all'improvviso... Non è mai giusto. Ti abbraccio, per quel che serve.

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    1. Non era giovanissimo. Era un mio amico un po' più grande di me. Ma non fa differenza.
      Era mio amico.
      E mi mancherà tantissimo.

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  5. Un abbraccio. Altre parole non servono.

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