La morte di un amico è un'esperienza devastante. Soprattutto quando arriva improvvisa e improvvida come un cataclisma. Il mio amico G. se ne è andato così. Era in ospedale, è vero. Doveva concludere delle terapie e tornare indietro. Non l'ha fatto. Ha lasciato tutto a metà. Mi ha lasciata a metà. O forse solo in frantumi. Ho pianto a lungo e continuo a farlo. Poi in fondo a questo dolore riconosco la rabbia. Me la prendo con lui per essersene scappato via senza un saluto, senza un abbraccio, senza un sorriso. E mi ha lasciato qui a cercare di dare un senso a ciò che un senso non può avere. Non adesso.
[foto by CrashTestDani]
Mi dispiace tanto e ti faccio le mie sentite condoglianze. La morte arriva come un ladro, senza preavviso e ci lascia attoniti, lo so. Un abbraccio.
RispondiEliminasinforosa
Grazie sinforosa.
Eliminala rabbia, è il primo sentimento, prima del dolore
RispondiEliminacredo che serva a capire quanto sia breve il passaggio su questo pianeta
In realtà a me la rabbia è arrivata dopo il dolore.
EliminaForse quando il dolore non aveva più niente da dirmi.
Non si è mai preparati ... mai!!
RispondiEliminaE ... quando tutto finisce così all'improvviso ... ancor di più e tanta voglia di urlare
Il tempo ... è l'unica medicina.
Me lo ripeto di continuo in questi giorni: serve tempo.
EliminaAppunto... deve passare il tempo.
Mi dispiace tanto. Ci sono morti che sono davvero difficili da digerire, da accettare. Una persona giovane, all'improvviso... Non è mai giusto. Ti abbraccio, per quel che serve.
RispondiEliminaNon era giovanissimo. Era un mio amico un po' più grande di me. Ma non fa differenza.
EliminaEra mio amico.
E mi mancherà tantissimo.
Un abbraccio. Altre parole non servono.
RispondiEliminaFa bene un abbraccio.
EliminaGrazie.