1 ottobre 2019

Buon Natale a settembre

Non so cosa ne pensiate, ma a me il tizio che con un albero di Natale alle spalle che vende divani e mi augura Buon Natale fin da metà settembre mi mette in ansia. Lo so: è solo uno spot televisivo e il fatto che mi metta in agitazione e che ne stia scrivendo persino sul mio blog dimostra che la società di marketing ha fatto bene il proprio mestiere. Tutto perfetto, certo. Tranne il fatto che l'albero scintillante e l'augurio in anticipo del tizio sembrano accelerare ancora di più la sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo di mano. Qualcosa che somiglia al tempo, o peggio ancora, alla vita che dovrei vivere durante questo tempo.

[foto by yiiikes]

26 commenti:

  1. Guarda, ormai anche i supermercati tirano fuori la mercanzia natalizia a settembre. Questo per rendere chiaro che ormai il natale (che s'è beccato la minuscola d'obbligo) è niente più che l'ennesimo inno al consumismo sfrenato che sta distruggendo l'umanità, e grazie al quale i nostri discendenti forse non vedranno nemmeno il capodanno del 2100. Cinico? Pessimista? Forse; ma questo martellamento "compra compra compra" che non accenna a diminuire è davvero la nostra rovina.

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    1. Nei supermercati ancora non vedo niente, sinceramente. Sicuramente in questo spot hanno anticipato di molto i tempi. Che poi il Natale sia ormai solo legato al consumo è evidente. C'è qualche festa o circostanza che non lo sia?

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    2. Io ho fotografato il panettone e il pandoro il 30 settembre nella coop del mio paese. stiamo perdendo la ragione secondo me

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    3. Oddio!
      Al momento da me ancora non si vede nulla nei supermercati. Arriverà presto, ovviamente, ma per ora nessun panettone o pandoro.

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    4. Mica tutti, ma certi supermercati già negli anni passati mettevano fuori la roba natalizia (leggasi: panettoni a dieci volte il prezzo dovuto) a fine settembre o primi di ottobre; concedevano una settimana di pausa appena prima di quella merrrreganata astronomica di allouiiiiin (storpiatura voluta), per poi tornare a battere cassa sul natale (vedi primo commento per la minuscola). Come puntualizzato più sotto, ormai gli "esperti" di marchetting (cioè: di marchette ai produttori, eh) prendono noi non per persone, ma per consumatori, cioè, gonzi per definizione.

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    5. Proprio come scrive carlo49calati (massimolegnani) poco sotto.

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  2. La pubblicità, come diceva un tale, bisognerebbe guardarla solo per conoscere quali sono i prodotti che non bisogna comprare: quelli appunto reclamizzati. Io la detesto, sia quella cartacea che visiva e se sto guardando la televisione e arriva, cambio subito canale o tolgo l'audio, per non sentirla.

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    1. Di certo è uno degli aspetti più noiosi e petulanti dei mezzi di comunicazione. Ormai ci siamo rassegnati alla sua invadenza. Ma anche io cambio canale o chiudo un sito quando noto una presenza troppo ingombrante della pubblicità.

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  3. Mia zia è una fanatica (folle) degli addobbi natalizi/alberi natalizi (in generale di tutta l'oggettistica) e trascorre tutto l'anno ad acquistarli e pensa che fra giardino e casa prepara quattro alberi di Natale, già pronti a fine novembre. Mi diverte sapere che i suoi quattro cani detestano gli alberi esterni e giocano alla loro demolizione.

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    1. Quattro alberi di Natale!
      Santo cielo... è davvero esagerata, tua zia.
      Fortunatamente ci sono i cani a rimettere un po' a posto le cose.

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  4. La prima volta che vidi questo spot pensai: ok.. che fossimo ormainel surreale lo avevo capito, ma il fondo deve essere ancora lontano.
    Per il resto, come scrivi tu, il marketing ha centrato il bersaglio. Evidentemente.

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    1. Secondo me il prossimo anno iniziano con lo spot natalizio già a Ferragosto. Così si portano avanti.

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  5. Anch'io ho avuto gli stessi pensieri. Ma andando a queste pubblicità che vanno di sconto in sconto, d'in saldo in saldo, mi chiedo come facciano ad abboccare gli eventuali compratori.

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    1. Evidentemente funziona. Altrimenti cambierebbero filosofia di marketing.

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  6. Secondo me non fanno bene per niente.
    Fuori è ancora estate, si tornerà presto -vedrai- a godersi il giusto tempo.
    E alla vita che dobbiamo vivere e gustarci :)

    Moz-

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    1. Mah, non so se sarà possibile tornare a tempi "giusti".
      Temo ci sia stato, chissà quando, un punto di non ritorno che abbiamo superato abbondantemente.

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    1. Non sarei così spietata.
      Forse è solo un tantino eccessiva.

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  8. Le ultime righe del tuo post sono belle e malinconiche, sono perfette.
    Sono anche un po' mie.
    Un abbraccio

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    1. Sarà per questo che le hai considerate solo tu!
      Ti ringrazio... e ti abbraccio.

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  9. ogni anno gli esperti di marketing anticipano l'inizio della campagna natalizia e questo è irritante perchè ci si sente presi per gonzi. Ma forse siamo davvero gonzi e boccaloni se è vero che questi "anticipi" hanno successo.
    massimolegnani

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    1. Temo tu abbia ragione: siamo dei gonzi e gli esperti di marketing lo sanno.

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  10. Solo andrebbero un po' paccheriati (leggi: leggermente schiaffeggiati) i cosiddetti creativi pubblicitari ai quali è venuta in mente questa genialata.

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    1. Loro fanno il loro mestiere.
      Noi consumatori dovremmo essere un po' più attenti.

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  11. Interessante riflessione. io quando ho visto quello spot per la prima volta l'ho invece trovato assurdo, ridicolo, sarebbe come augurare a dicembre "Buona Pasqua" e "Buon primo maggio". È vero che lo spot può anche dare un senso di accelerazione del tempo come se il tempo scorresse più rapidamente e di colpo domani fosse la vigilia di Natale. Però domani sarà il 3 ottobre e l'unica cosa che cambia è che quello spot ti vuole invogliare ad anticipare una spesa che per importo sarebbe per noi più "natalizia" perché oggi ha ragione Dumdumderum esiste solo un imperativo, "comprare" ma, come dice Dum, "questo martellamento "compra compra compra" che non accenna a diminuire è davvero la nostra rovina."

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    1. E' chiaro che lo spot invita la gente a mettersi già a caccia del regalo di Natale. Con anticipo veramente inquietante. Però, intanto, ti ci fanno pensare: al Natale, ai regali, alla scelta migliore, ecc.
      Il consumismo è ormai il motore che regge il mondo occidentale. Stamattina parlavo con una mia anziana zia. Mi diceva che quando era bambina aveva un solo paio di scarpe. Oggi suoi nipote di 9 anni cambia praticamente un paio di scarpe al giorno, più o meno.

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