15 aprile 2019

Qualche ora senza social

Qualche ora senza social. E quindi? Ci sono stati morti, feriti o dispersi? Non credo proprio. Eppure tutti ne parlano come se fosse stata una catastrofe planetaria. Qualche ora senza gente che riempie internet di idiozie tutte personali o facce ebeti che sorridono a labbra posticce o insulti da elargire a pieni display a chiunque capiti sotto tiro. Qualche ora di disconnessione da sistemi che dovrebbero essere al nostro servizio e di cui, invece, siamo diventati servi. Personalmente non me ne sono neppure accorta eppure ho letto di gente che ha sfiorato la disperazione. Possibile? Magari un giorno arriverà un black out totale precipitandoci in un lungo tempo senza web. Sai che ridere.

[foto by bliXX-a]

10 commenti:

  1. I drogati sono stati in crisi di astinenza. Poverini.

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  2. Come dice Alberto, ormai questa mania di essere sempre iperconnessi sulle socialmerde (continuo e continuerò sempre a chiamarle così) è una droga. Be', io non ho account sulle socialmerde e uso Uozzàpp sporadicamente, come fosse una semplice versione evoluta dei buoni vecchi SMS, quindi non mi sono accorto di nulla.

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    1. Probabilmente è così: i social sono diventati una dipendenza. Senza che i "dipendenti" se ne siano nemmeno accorti.

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  3. Se un giorno dovesse verificarsi un black out totale, potrebbe ben ridere il sottoscritto - per esempio - che non ha telefonini, non ha facebook, non ha instagram, non ha uozzapp, e chi più ne ha più ne metta….per gli altri, per tutti gli altri, quindi anche per chi ora dice di usare "moderatamente" questi strumenti (mai sentito qualcuno che dica il contrario…), saranno lacrime, sangue e disperazione

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    1. Beh, ma tu non fai testo.
      Non hai nemmeno il cellulare!

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  4. Ne parlavano i conduttori della radio che ascolto, dicevano che non so dove alcuni hanno chiamato la polizia per avere notizie.
    Non saprei se ridere o piangere, spero nella fake...

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    1. La polizia?
      Addirittura!
      Molti non stanno bene, davvero.

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  5. Ma sì io capisco il tuo ragionamento e ti do ragione, però in quest'era tecnologica, che ha fatto passi da giganti, è inconcepibile aver questi problemi.

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    1. Non è inconcepibile, è normale.
      Le macchine sono macchine e possono rompersi o fallire.
      Dovremmo solo tenerlo a mente.

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