8 giugno 2014

Finalmente Frida

Finalmente Frida. Quanto tempo. Ho aspettato un po' prima di riuscire a vederti, sai. Il sole sta incendiando Roma stamattina e mi commuovo anche solo stando in fila. Poi arrivi. Mi perdo subito nel tuo volto perenne, nella luminescente sofferenza che trasformi abile in simboli cosmici. Tu ovunque. Tu e il dolore. Tu e Diego. Tu e l'amore. Un groviglio di mondi e pianeti. Tra colibrì, merletti, fiori, scimmie e farfalle. Il copricapo fatto d'infinito e volti che diventano esistenze da raccontare. Non ho molte parole. Scorro le tele, i disegni, le foto. Ti vedo persino viva su uno schermo. Sei di una bellezza senza confini. E non smetterò mai di amarti.

[foto dal web]

12 commenti:

  1. Che emozione. Devo mettermi d'impegno e trovare il tempo di vederla questo fine settimana...

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  2. Che bella dichiarazione d'amore. Avrei voluto vederla anche io. Una grande artista. Ho perso anche quella di Tamara, qualche anno fa.

    Non riesco mai ad organizzarmi per andare ad una mostra!

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    1. Frida sarà alle Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto. So che Roma in estate è una fornace e non consiglio mai a nessuno di andarci durante la peggiore stagione dell'anno però, se tu non hai problemi col caldo (t)orrido, potresti comunque provare a farci un salto. D'altro canto non sei poi così lontano. Un paio d'ore... volendo anche in treno.

      In ogni caso: sì, amo Frida. Da parecchi anni. Come amo tutte le donne eccezionali e potenti.

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    2. Il caldo non lo odio: lo schifo. Forse questo rende meglio l'idea.

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    3. Rido!
      Sì, rende molto meglio l'idea.
      E poi è particolarmente partenopeo.

      P.S. Ti ho inviato un sms. Lo hai ricevuto?

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  3. Che carina! Non mi hai mai detto che da adolescente redigevi un diario. Si nota che non è il tuo "classico" modo di scrivere. A parte la puerilità del testo, scrivevi in un ottimo italiano già allora: brava! E così ti piaceva Frida.
    Pensa che io a quell'età ascoltavo i Doors. Sarei curioso di conoscere gli autori che ti piacciono oggi; oggi che certamente hai raggiunto una tua maturità critica.
    Un caro saluto, grazie per questi ricordi di gioventù, Jean Claude.

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    1. Sei tornato ad essere caustico ed acidello, leggo.
      Su, non fare l'antipatico.
      Ho ferito il tuo amor proprio in qualche modo?
      Stai vivendo momenti particolarmente stressanti?

      Da adolescente non redigevo un diario. Scrivevo poesie, credevo lo ricordassi considerando che molte le hai lette.
      Ho "conosciuto" Frida una dozzina d'anni fa, non da bambina.
      Ovviamente la tua antipatia sa raggiungere vette ineguagliabili, ma ci sono persino abituata.
      Quello che tu hai fatto e fai, quello che tu sapevi e sai è SEMPRE più di quello che hanno fatto e fanno, che sapevano e sanno tutti gli altri, no?
      Non parli mai di quello che ignori però. Perché ci sono cose che ignori, Jean. Ci sono cose che non sai e non sai fare. Un po' come tutti, alla fine.

      Dormi tranquillo, ho scritto qualche post fa, non sei tu il centro del mondo.

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    2. Stressato dici? Sono terrorizzato! Non so da te ma qui fa caldissimo e, quindi, sto ingegnandomi - come ogni anno - per capire esattamente a che ora aprire le finestre di notte per rinfrescare e a quale ora chiuderle la mattina; tutto ciò affinché il lavoro precedente non sia vano. Il caldo deve essere sconfitto alla perfezione: nessuna soddisfazione alla cosiddetta bella stagione.
      Quindi, sì: potrei il giorno dopo non essere d’accordo con ciò da me scritto il giorno precedente. Spesso si parla anche di ore.
      Ma in questo caso, in questo caso no! Ciò che volevo fare era semplicemente prenderti un po’ in giro riguardo a quello che per me – quindi, una mera opinione - è un luogo comune: Frida Kalo. Tutto qui. Il resto – l’antipatia, l’acidità - lo ha messo il tuo Fanstama.
      Hai, però, pienamente ragione quando scrivi della mia mancanza di umiltà (non sono ironico) e, soprattutto, quando scrivi della mia ignoranza. È vero ci sono molte cose che ignoro e, corollario, non ne parlo. Non vorrai che mi metta anch’io a sproloquiar di cose di cui non so nulla? Questo tuo rimprovero temo che non abbia molto senso.
      Non ho letto il post sul “Dormi tranquillo”, lo cercherò.

      Al di là di queste facezie mi permetto, notando che frequenti Roma per andare a vedere Frida, di lasciarti qui un link di una trasmissione. Parla di un luogo che se avessi la possibilità di andare a Roma visiterei di corsa e penso possa interessarti.

      Inoltre: sì, sono come tutti gli altri (questa faccio ancora un po’ fatica a scriverla), e no, per fortuna non sono al centro del mondo, cosa di cui, invece, mi rallegro.
      Un caro saluto, Jean Claude.

      http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-c934ab8e-4337-49bc-81f9-a8876369615c.html

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    3. Frida Kahlo, pardon.

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    4. Sorrido... vedi? Puoi sbagliare anche tu. Hai dimenticato un'acca. Ma ti perdono.

      Condivido il tuo terrore: detesto il caldo in maniera viscerale.
      Non puoi capire quanto abbia sofferto a Roma in questo fine settimana. Da starci male. Infatti mi sono sentita male. Ma questa è un'altra storia.
      Purtroppo, come dico spesso, dal freddo ci si ripara, ma al caldo non si sfugge. Sigillare la casa durante le ore più calde è necessario, ma a volte non basta.
      Il ventilatore è una soluzione molto rudimentale ma forse potrebbe darti fastidio. L'aria condizionata è intelligente e utilissima, ma può far male lo stesso.

      Frida Kahlo non è un luogo comune. Non per me, almeno. So che di recente va molto di moda, ma nulla toglie alla sua qualità d'artista e di donna.

      Tornerò a Roma solo il prossimo autunno, ormai. Non oso frequentare la Capitale durante la stagione estiva. Potrei morire di caldo. E tra i modi di morire, questo mi sembra il più idiota.

      Grazie per il suggerimento.

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  4. Bellissima mostra, vero? L'ho vista qualche tempo fa, in un giorno di pioggia, e anche a me ha emozionato molto.

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