L'abbraccio dei ragazzi a cui ho insegnato per qualche mese mi lascia un tepore e una tenerezza che non conoscevo. Loro non lo sanno o forse lo sanno senza capirlo fino in fondo. E' stato un minuscolo lutto quel saluto. Anche perché forse, davvero, sarà difficile rivederli. Siamo in un triangolino di terra che, però, disperde molto più di quanto si possa immaginare. Magari incontrerò qualcuno mentre faccio la spesa o camminando per strada, non so dirlo. Probabilmente non ci sarà occasione di tornare a insegnare lì perché tutto è sempre troppo provvisorio e scostante. Lo so io. E lo stanno imparando anche questi ragazzi a cui tutto pare ancora più precario e incerto.
[foto by novus41]
Ti vedo bene, meglio di un tempo. Fai il lavoro più difficile e più bello del mondo. Lo sai.
RispondiEliminaNon sto molto meglio, a dire il vero.
EliminaE insegnare è venuto per caso. Molto per caso.
Ed è già finito.
beh, ma potrebbere essere un'idea... anni fa organizzavo seminari 'domestici' sul feng shui. certo è un po' 'faticoso' mettere insieme i numeri, ma se ti piace, per iniziare potresti proporti all'interno di iniziative già avviate...
RispondiEliminaTemo che dove vivo io non ci sia nessuno che si occupi di iniziative simili.
EliminaFiguriamoci...
A me hanno ventilato l'ipotesi di poter tenere delle piccole lezioni, non retribuite, in carcere. Chissà se si smuoverà qualcosa.
RispondiEliminaMolto interessante.
EliminaE saresti bravissimo, anche se gratis.
I ragazzi sanno dare tanto.
RispondiEliminaMi piange davvero il cuore che si ritrovino in questa società precaria (ed ammalata) che certamente non è buon esempio né buona guida.
Per me sono stati una scoperta, una rivoluzione.
EliminaA volte costano fatica e un po' di nervosismo, ma sono una bella dimensione.
Il nostro infame futuro, sempre traballante e precario.
RispondiEliminaFa male anche e soprattutto ai giovani, che non hanno più quel fermo percorso come noi.
Moz-
Io sono una precaria quanto loro.
EliminaAnzi forse loro saranno più fortunati di me.
Posso capire il senso del piccolo lutto. Ci sono passata e ora, dopo anni, talvolta penso a quei ragazzi a cui ho insegnato le analisi del testo o a fare un'espressione matematica quando erano ancora bimbi. Chissà come stanno! Spero che tu abbia altre occasioni che ti lasciano così tanto.
RispondiEliminaAnche a me capiterà di pensare a loro. Ed è proprio quello che mi hanno raccomandato al momento dei saluti: "non si dimentichi di noi".
EliminaNon lo farò.
quegli abbracci dei ragazzi sono cose da conservare, legna per l'inverno.
RispondiEliminaml
Sorrido...
EliminaLegna per l'inverno.
Hai ragione.
I ragazzi a cui ho insegnato li ho nel cuore e li avrò per sempre lì, mi hanno arricchita, commossa, smossa, c'è stata tanta di quella bellezza durante lo scorso anno scolastico che non saprei esprimerla. Mi mancano, mi mancano ogni giorno e quando li incontro il loro abbraccio è un dono.
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