15 ottobre 2019

Hevrin Khalaf

Ho visto il volto tumefatto. Ho visto gli occhi vitrei e senza vita. Ho visto la polvere che le seccava le labbra e le sporcava i capelli. Ho visto il naso gonfio di lividi e di sangue. Ho visto una ragazza morta ammazzata. Lapidata come una bestia. Seviziata prima e pure violentata. Ho visto la sua foto da viva e poi anche la sua foto da morta. Immagine che dovrebbe spezzare il fiato a chiunque. La foto che in tanti hanno stigmatizzato senza tentennare e che io, invece, ho fissato per diversi minuti senza capire. Hevrin Khalaf aveva solo 35 anni e credeva che i diritti delle donne e degli umani venissero prima di tutto. Ora è morta e la colpa è di tutti noi.

[foto by lwc71]

14 commenti:

  1. Quando ho visto la foto e letto la notizia una grande tristezza mista a rabbia. Ieri assieme a tanti altri ero davanti al consolato turco qui a Milano

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    1. Tristezza tantissima. Rabbia non so.
      Ero impressionata, questo è vero.
      Avete fatto bene a manifestare di fronte al consolato.

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  2. primavera di pace... così ha chiamato la sua missione di guerra autunnale il sultano ottomano... e colpisce il tempismo.
    pronti via: dissidente trucidata e giornalisti ricercati e arrestati come fossero pericolosi terroristi fuggiti dalle prigioni così che del caos, dei soprusi e delle sue reali intenzioni e conseguenze si sappia il meno possibile.
    purtroppo, criminalmente parlando, ci sa fare avvantaggiato da un contorno di incapaci internazionali che invece di rabbonirlo lo incattiviscono ulteriormente facendo presagire uno scenario futuro molto poco rassicurante e che va ben oltre la ridefinizione dei confini dell'area contesa.

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    1. Primavera di pace?
      In autunno? E quale pace?
      Credo che Erdogan sia uno dei criminali più pericolosi della storia. Il passato dovrebbe farci capire che va neutralizzato in fretta. Molto in fretta.

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  3. LaPresse del 14/10 di quest'anno dice che è stata uccisa a colpi di mitra.
    "Un video circolato su Twitter mostra l'uccisione dell'attivista curda per i diritti delle donne Hevrin Khalaf, assassinata in Siria con altre otto persone, in una vera e propria esecuzione".

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    1. Lapidazione o fucilazione, alla fine, cambia poco.
      Lo strazio è inenarrabile.

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    2. Vero, inenarrabile per chi rimane, ma tu vuoi mettere morire a poco a poco una pietra dietro l'altra con una scarica di mitra che ti fulmina istantaneamente?

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    3. Beh sì, in effetti, è tutta un'altra cosa.

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  4. Non ho voluto vedere le immagini del video.
    Sperando che questo delitto non sia vano, anzi faccia capire molte cose. Spero innanzitutto che i colpevoli (esecutori materiali e non) paghino. I maiali sono loro, se li lapidassero in diretta Youtube vedrei il video, quello sì che lo vedrei.

    Moz-

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    1. Non so.
      Non credo che lapidare la gente serva a qualcosa.
      Credo che la morte di Hevrin dovrebbe farci fermare e riflettere.

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    2. Non serve a niente, sia chiaro. Ma fa rabbia non poterli ripagare con la stessa moneta.

      Moz-

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    3. Farebbe più male veder morire altre persone in questo modo atroce. Anche se colpevoli.

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  5. Non sono riuscita a guardare il video. Lo ammetto. Ciò non toglie che abbia letto ciò che le hanno inferto. E sono realmente rimasta immobile per qualche secondo, perché incredula. Nemmeno gli animali arrivano ad una simile barbarie, perché la loro e "solo" violenza e fa parte della natura delle cose. Non riesco a definire esseri che commettono questi orrori: ogni definizione negativa mi sembrerebbe sempre poco. Dovrebbero sparire, volatilizzarsi, non inquinare oltre con la loro presenza questa umanità già disgraziata.

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    1. Non è facile guardare il video. Non è facile guardare una ragazza morta ammazzata in questo modo.
      L'uomo è uno degli animali più feroci che popolino il pianeta. Probabilmente l'unico capace di tanta brutalità e tanta crudeltà.

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