Vanno via i vecchi. Anche quelli che hanno fatto clamore. Vanno via, penso, anche per non assistere più ai contemporanei scempi, quelli che i loro occhi grevi avrebbero voluto evitare. Vanno via i vecchi dopo aver lasciato parole, tempo e piccoli miracoli. Vanno via perché non possono fare altro. Hanno avuto voce e mistero, paura e ripensamento. L'eternità non appartiene a nessuno ma loro, forse, un piccolo morso sono riusciti a strapparglielo. Vanno via comunque perché non c'è altra via di fuga, perché poi ci si stanca e perché il momento buono appartiene solo a loro. Vanno via i vecchi e poi resta un silenzio diverso.
[foto by Kleemass]
vanno via quelli che hanno costruito, che hanno creduto di lasciarci in mano qualcosa di reale e tangibile e si sono impegnati fino a rompersi la schiena per farlo
RispondiEliminaSì, vanno via anche loro.
EliminaChissà se saremo in grado di conservare ciò che ci hanno lasciato.
Sono giorni tristi, quelli in cui se ne vanno vecchi così grandi.
RispondiEliminaStrane coincidenze, vero?
EliminaSe ne sono andati molti grandi vecchi ultimamente.
Vanno via guardando come abbiamo distrutto quello che loro hanno faticosamente messo in piedi...
RispondiEliminaMoz-
Qualcuno di loro ha cercato di far capire che si sta navigando in acque torbide e pericolose.
EliminaMa, come sempre, chi dovrebbe intendere, non intende affatto.
Perché poi ci si stanca, dici, ed è quello che penso anch'io. Ci si stanca a vedere che la propria eredità non viene raccolta.
RispondiEliminaSono tempi bui, Mia Euridice.
Molto bui, carissima.
EliminaTempi di involuzione e di regresso.
Difficile recuperare e risanare.
fortunatamente ce ne sono ancora parecchi in giro, ma sicuramente non sono eterni e già mi prefiguro, una volta scomparsi, la cancellazione assoluta e totale di un bel po' di saperi: storici, culturali, etici, ecc, ecc... e se penso ai loro possibili rimpiazzi, peggio mi sento
RispondiEliminaIn giro, per ora, ce ne sono ancora, certo.
EliminaMa non vivranno in eterno. Poi toccherà anche a noi, come vuole il tempo e la vita.
I rimpiazzi sono un pianto.
in questi giorni mi capita di ripensare a persone incrociate tanto tempo fa, le più varie, non so un attore che mi aveva scaldato da giovane, il mio dentista che avevo fatto penare da bambino, il professore con cui avevo fatto la tesi, o anche meno importanti, il gelataio di piazza del mercato, l'affittacamere di Pavia quand'ero studente. E con sgomento penso che nel frattempo sono per forza tutti morti.
RispondiEliminamassimolegnani
Per forza.
EliminaNaturalmente, direi.
Si muore.