Mi ascolti? Dico: davvero? Ascoltarmi sì, solo per ascoltare. Ascoltarmi per diventare il centro di quel che penso e sento. No, non mi ascolti. Non cerchi nemmeno di far finta. Ed è così che si diventa estranei. Magari mi rispondi, certo. Perché mi ascolti per trovare qualcosa da dire anche se potrebbe bastare anche un vero silenzio. Quello pieno e sano di chi vuole recepire il senso di un pensiero fino ad assorbirlo come un respiro. Mi ascolti senza tenacia e senza rispetto. Perché di questo si tratta: volontà e rispetto. Non ascolti per ascoltare ma ascolti per dire. Non è lo stesso, non sarà mai lo stesso. E in fondo ci facciamo più male.
[foto by Sidiuss]
"Non ascolti per ascoltare ma ascolti per dire."
RispondiEliminaÈ un po' il riassunto dei nostri tempi.
Siamo tutti un po' narcisi.
Sì, è un po' il malanno dei nostri tempi.
EliminaAscoltare per trovare poi qualcosa da ribattere, di solito per aver ragione.
Bello. Mi piace molto. Soprattutto apprezzo che uno scritto incentrato sull’ascolto abbia come cuore il silenzio, qualcosa che deve essere assorbito profondamente "come un respiro". Il silenzio che è alla base dell’intimità fra due persone. Ecco, lo trovo un post molto intimo, delicato e profondo. Amaro anche.
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento, Ettore.
EliminaAscoltare dovrebbe essere assorbimento, qualcosa di importante e necessario, proprio come un respiro.