10 maggio 2019

Il fascismo non è un'opinione

Il fascismo non è un'opinione come, in troppi, in questi giorni, si ostinano a ribadire. Il fascismo non può essere un'opinione perché, in Italia, il fascismo è illegale e chiunque professi il fascismo, in Italia, sta commettendo un crimine. Il concetto mi sembra molto semplice e anche molto lineare però si continua a voler infestare la libertà d'opinione con qualcosa che opinione non può essere e mai lo sarà. Perché il fascismo è un modo insano e pericoloso di pensare e interpretare il mondo. Perché il fascismo ha instaurato l'unica dittatura moderna nel nostro Paese e a me, onestamente, fa schifo e paura. Per questo continuerò a deprecarlo e a combatterlo finché avrò vita. Patetica? Pazienza.

[foto by Mrs-White]

21 commenti:

  1. Bisognerà però ficcare in testa questo concetto alla magistratura, ricordando loro l'esistenza della legge Scelba: abbiamo al governo un partito fascista, oltre ad esserci un'altra formazione illegale che pian piano sta conquistando posti qua e là nelle amministrazioni locali. Abbiamo quindi governo e amministrazioni totalmente illegali: questo sarebbe da far presente alla magistratura.

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    1. La magistratura in passato ha spesso sottovalutato e sorvolato su denunce contro i vari fascismi. Credo sia giunto il momento di prendersi qualche responsabilità seria e applicare alla lettera le leggi che già esistono. Le interpretazioni filosofiche venissero riservate a altri contesti visto che il fascismo sta tornando a essere un serio pericolo per la nostra democrazia.

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    2. Ma che stai dicendo? "Formazione illegale" al governo? E' un governo che è stato eletto dai cittadini italiani. INFORMATI!!!
      Giovanni

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    3. Caro leone da tastiera filofascista qui sopra: "eletto dai cittadini" non vuol assolutamente dire "legale". Vuol solo dire che nessuno - e dico proprio nessuno - in Italia si occupa di verificare i prerequisiti di eleggibilità. Quindi no, caro fascistello della domenica: abbiamo un governo e svariate amministrazioni illegali, e prima o poi la magistratura, pur coi suoi tempi da bradipo sotto morfina, ci arriverà. Quello disinformato non sono io, tienilo bene a mente!

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    4. Sono un leone da testiere come lo sei tu. Infatti, solo quelli che voti tu hanno i "prerequisiti di eleggibilità". E io sarei il fascista? Fai ridere
      Giovanni

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  2. Hai ragione ma dici le cose a metà. Il fascismo non è SOLO un'opinione: fu anche un partito che guidava una dittatura tra il 1922 e il 1943. Oggi può essere solo un'opinione intellettuale proibita da una Repubblica che è nata sul sangue di una sconfitta militare e di una guerra civile piena del sangue di fascisti, comunisti e gente comune. Queste cose tu non le dici perchè non hai letto e non le sai oppure perchè ideologicamente non ti conviene?
    Del comunismo internazionale, dei gulag, della storia di quella che impropriamente è stata chiamata Resistenza ma che è strapiena di assassinii comuni e vendette personali da una parte e dall'altra chissà perchè non parli. Non sei patetica sei di parte e speri che l'altra parte sia annientata sic et simpliciter ma come tutta la sinistra vuota di programmi e ideali condivisi dalla gran parte della popolazione hai perso.
    Se avessimo veramente al governo un partito fascista a Torino molti libri e molte case editrici non comparirebbero come invece vorrebbero per una sola casa editrice le anime belle come suppongo sia la tua.
    Se ci fosse un governo fascista la magistratura palesemente e massivamente di parte comunista non potrebbe fare quello che sta facendo in barba alla democrazia e alla Costituzione....ma so bene che parlo inutilmente, chi come te si è formata alla suola del pensiero unico e politicamente corretto ha il cervello regolato in modo asfittico e rabbioso verso le opinioni altrui.
    Una ultima cosa, ti commento da un blog che resusciterà tra una decina di anni forse, quando questo ambiente di blog e blogger sarà maturato in modo decente. IO e te certamente non scriveremo più attivamente.

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    1. Stai facendo un po' (tanta) confusione. Forse non hai seguito gli ultimissimi eventi legati alle polemiche sul Salone del Libro. Con la frase "Il fascismo non è un'opinione" mi riferisco, infatti, precisamente a tali recentissimi fatti.

      So perfettamente che il fascismo è stato un movimento politico e so altrettanto perfettamente che ci ha condotti verso una guerra inutile, stupida e fratricida. Queste cose le so, le leggo, le studio e le ripeto continuamente. Sono di parte? Certo che lo sono: sono antifascista. E ne vado più che fiera.

      La storia della Resistenza è fatta di luci e di ombre, come tutti i momenti che fanno seguito a una guerra e a una dittatura. Ma quella Resistenza ha permesso a questo Paese di sconfiggere, almeno ufficialmente, il fascismo e di ripristinare una democrazia che, guarda caso, garantisce anche a te di parlare, di votare, di fare ciò che vuoi.

      I partiti che ci governano sguazzano allegramente tra movimenti platealmente fascisti e di certo non ne fanno mistero: vedi la pubblicazione del tuo ministro dell'interno. Se la magistratura fosse veramente di parte comunista, non farebbe nemmeno fiatare i fascistelli ignoranti e violenti che spopolano ovunque. Purtroppo, invece, questi soggetti possono presentarsi anche alle elezioni con simboli, slogan e immagini fasciste perché i magistrati non applicano la legge alla lettera, come dovrebbe fare secondo me.

      Parli inutilmente perché dici cose che non condivido minimamente. Però le hai scritte sul mio blog e nessuno le ha cancellate. Il pensiero asfittico, nel caso, sarà tuo perché grazie al cielo so ancora scegliere, ragionare e capire.

      In merito all'ultimo concetto: sei il solito fissato con la vita dei blog e del destino di chi li scrive. Rilassati. Cancellati da queste piattaforme e esci da qui. Sono anni che blateri sempre le stesse cose ma sei sempre qui a spiare o a disturbare. Liberatene per sempre!

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  3. Mi associo: Essere antifascisti è un valore fondamentale che deve servire per fare scudo e opposizione perché non ritornino strane nostalgie camuffate sotto forme apparentemente moderne: sovranismo, nazionalismo, populismo, ecc...

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    1. Anche se ci sono individui che si professano antifascisti solo per apparire diversi dagli odiatori che sono.
      Quelle nostalgie camuffate sono già qui, Lucien. E sono molto pericolose.

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  4. Tuttavia a me resta un dubbio: chi decide la qualità dell'opinione? un giudice, un magistrato, un filosofo, un libero pensatore, una giuria di dotti, una classe politica??

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    1. Partendo dal principio che il fascismo non può essere una banale opinione ritengo che un giudice non possa decidere nulla in merito alle opinioni perché le opinioni sono libere per principio.
      Ma il fascismo non è un'opinione, è una visione politica e culturale piuttosto pericolosa sui cui, invece, i giudici possono e devono intervenire considerato che rischia di generare rischi per la democrazia. Io, almeno, la vedo così.

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  5. Il fascismo non è un'opinione, è soprattutto un modo di essere. Poi diventa politica.
    Come esistano forze politiche palesemente fasciste non me lo spiego: la legge e la Costituzione devono essere fatte rispettare. Non è una questione di libertà e tolleranza, è questione di legge.
    Non so se ci sveglieremo, lo spero sul serio.

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    1. Condivido. Mussolini diceva che lui non aveva inventato il fascismo ma lo aveva risvegliato nelle anime degli italiani. Probabilmente in questa frase c'è molta più verità di quanto sembri. Probabilmente gli italiani hanno in sé animo di fascisti. Un sentimento latente ma sempre presente. Basta risvegliarlo e rinfocolarlo di tanto in tanto. E Salvini sembra aver compreso il meccanismo alla perfezione.

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  6. Da parte mia non posso che seguire la strada di mio nonno partigiano: antifascista ma anche anticomunista.

    Come lui sono poi molto ma molto scettico, per non dire totalmente avverso, alla legge Scelba (se Salvini è fascista, non so quelli di sinistra come definirebbero oggi uno come Scelba) e alla sua evoluzione successiva con la legge Mancino.

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    1. me lo chiedo anche io.. basta (serve) una legge? non è forse questione di crescita culturale più che di imposizione legale?!

      mi riservo anche di scoprire come la Germania ha gestito la questione dittatura... ben peggiore della nostra

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    2. Essere antifascisti non implica necessariamente essere comunisti. Un concetto che noto sfugge spesso a molti. Quando, su altri social, mi capita di dichiarare il mio antifascismo vengo immediatamente dichiarata comunista. Un'equazione stupida e ormai senza senso.

      Credo che le leggi come la Scelba servissero, e purtroppo servono ancora, a tutelare una neonata repubblica da movimenti che avrebbero potuto farla saltare di nuovo.
      Oggi, purtroppo, noto che certi movimenti, certe fazioni, certi soggetti continuano a violare quelle leggi, che ci sono non per caso, ma non vengono puniti quasi mai.

      Ieri ascoltavo la Segre in tv. Lei ha sottolineato il fatto che non si può diventare antifascisti da un giorno all'altro. Alla fine della II Guerra Mondiale in Italia i diversi milioni di fascisti esistevano lo stesso ma sono stati costretti a nascondersi e tacere per vergogna e per paura.
      Ora non hanno più né vergogna né paura e con il governo presente si sentono ben spalleggiati. Lo abbiamo visto in tante occasioni, mi pare.

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    3. Questa cosa dell'essere antifascisti senza essere comunisti e è una cosa scontata, basta conoscere la Resistenza. Volevo solo dure che per quanto mi riguarda e per come hanno vissuto la Resistenza i miei parenti, non posso che unire sempre all'antifascismo anche l'anticomunismo. due lotte, per me, da portare avanti insieme.

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    4. (perdonami per i refusi, sono in pausa lavoro)

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    5. Non preoccuparti per i refusi.
      Essere antifascisti e anticomunisti insieme vuol dire semplicemente che si è contro ogni forma di regime e di dittatura. Non mi sembra così complicato da capire anche se ci sono persone che non riescono ad accettare un concetto simile.

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  7. Purtroppo si sta alzando sempre più l'asticella della tolleranza. Ci deve essere un limite ad accettare certi comportamenti violenti e razzisti. In poche parole fascisti.

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    1. La tolleranza, in certi casi, non è contemplabile. Accettare tutto non è possibile. Infatti io non tollero, e meno che mai accetto, il fascismo e i fascisti.

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