6 maggio 2019

I bambini di Giacomo Puccini

Visito casa Puccini a Lucca. Un edificio che pare come tanti, in una città che trovo incantevole. Il percorso nelle stanze del compositore inizia al cospetto di due bambini. Lui pieno di riccioli e con gli occhi grandi, lei con l'apparecchio ai denti e le mani che non stanno ferme. Ci spiegano ciò che hanno imparato, si curano di noi come farebbero dei folletti un po' scomposti. Ogni stanza accoglie bambini diversi pronti a elargire il loro sapere e il loro imbarazzo. Sorrido perché sono meravigliosi e perché quel che fanno ha qualcosa di magico e sorprendente. Perdono qualche parola ma c'è chi li sostiene da vicino. Li abbraccerei uno per uno ma mi limito a dire grazie e a scrivere qui poche righe.

[foto by thedaydreaminggirl]

6 commenti:

  1. Meravigliosi, li abbraccerei anch'io.

    RispondiElimina
  2. Avendo trascorso per anni l'agosto vacanziero a Pesaro, io sono tanto legato alla casa di Rossini e ogni volta che scivolo via da Pesaro ci faccio sempre un salto veloce.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, a Pesaro non ci sono mai stata. Nel momento in cui dovessi andarci, proverò a visitare anche la casa di Rossini.

      Elimina
  3. Che bella esperienza. Anch’io trovo Lucca incantevole, ricca come di luoghi dove si entra in intimità con altre epoche. Ho vissuto là vere e proprie epifanie. Fra tutte ricordo l’emozione provata davanti alla statua di Ilaria del Carretto, cantata da Pasolini nel suo “Le ceneri di Gramsci”. O la visione di Piazza dell’Anfiteatro, davvero splendida. Mi piace ricordare poi quella bellissima paninoteca in piazza San Giusto, Soup in Town (spero ci sia ancora) dove ho mangiato un panino vegetariano davvero speciale, in un contesto esteticamente magico. Poi la provincia... La sublime Garfagnana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Lucca ci sono angoli e memorie che incanterebbero chiunque. Anche per questo è sempre piena di gente che viene da tutto il mondo.
      Io sono rimasta incantata dalla chiesa di San Michele, dalle possenti mura percorribili a piedi, dalla facciata di San Frediano, dalle bici che girano ovunque e da un oste davvero simpatico che nella vita non poteva fare che l'oste.

      Elimina