3 dicembre 2018

Senza fiato e senza sonno

Deve essersi frantumato qualcosa in me. Qualcosa che non riesco più a rimettere a posto. Qualcosa che mi lascia senza fiato e senza sonno. Un groviglio nevrotico di barbosi pensieri stipati come nuvole livide al centro della mente. Grumi nodosi fatti di idee incupite da un mondo che non so più vedere. Succede che rimanga incastrata tra insopportabili incastri di pezzi che non si incastrano affatto. Eppure ero forte un tempo. Ero talmente forte da sorridere all'idea di un certo dolore. Ora non sorrido affatto e dentro quel dolore annaspo e mi dibatto a vuoto. Non so disperderlo e non so annientarlo. Lo manipolo come posso ma lui mi aspetta e non vuole tacere.

[foto by CrazyGirL44]

12 commenti:

  1. hai presente quando sei giovane e ogni cosa la vedi come promettente e potenzialmente positiva?
    ecco... da un certo punto in poi (a prescindere dal fattore anagrafico) la cominci a vedere al contrario e in più constati che ti manca pure la forza di reagire o resistere.
    l'invecchiamento cellulare, ma soprattutto gli ormoni e la menopausa... è tutta colpa loro.

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    1. Non sono in menopausa, non ancora. Quello di cui parlo ha un'origine diversa e si trova nella mia testa, ne sono sicura.

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    2. La menopausa mi ha portato tranquillità, assenza di dolore mensile e meno ansia . Tutto sta come prenderla. Non demonizziamo la menopausa. Per la testa ci sono validi professionisti a cui chiedere un parere/aiuto in particolari momenti della vita. Ciao Raffaella

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    3. Non la demonizzo perché per il momento non la conosco direttamente.
      La mia testa ha qualche problema che devo provare a risolvere.

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  2. Parlo per portare avanti il buon nome della moa categoria... Ma a volte serve un aiutino per vedere le cose da un'altra prospettiva e trovare una forza nuova.

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  3. Ti capisco bene, lo sai. Per dormire, una mia amica che soffre di insonnia sta prendendo la sera del CBD e qualche miglioramento c'è stato.

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    1. So che capisci perfettamente cosa io senta. Il sonno è un problema minimo, posso gestirlo.

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  4. Ciao. Beh, insomma, mi pare che già te lo abbiano consigliato, ma un aiutino per quanto sia difficile chiederlo potrebbe migliorare le cose. Ero un "dovrei..." anch'io, poi sono passata fare. Per quanto dura sia stata la presa d'atto, ora come ora non tornerei indietro. Inoltre c'è un aspetto da non sottovalutare, il tempo. Più passa più si cronicizza (permettimi il termine, ma quello è) ciò che non va (ed è ancora più dura poi) e se anche tu sei un essere umano hai solo una vita da vivere. Sarà pure una banalità, sarà pure la mia esperienza, ma di buttare via tutto e precludermi il benessere che vivevo prima non ne avevo per niente voglia. Ti leggo da quando eri Monnalisa, non ti conosco, e leggerti così è triste. A.

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    1. Se mi segui da quando ero monnalisa vuol dire che hai molta pazienza e costanza. E' passato molto, molto tempo da allora.
      Sì, sono che dovrei. Ci penso spesso. Poi non lo faccio. Non per vergogna, ci mancherebbe (le vergogne sono altre) ma per qualcosa che mi blocca e mi fa sentire ancora più vuota. Non so esattamente come spiegarlo.

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  5. Deve essersi frantumato qualcosa. Ma cosa, esattamente? In quanto a sentimenti noi esseri umani, che fingiamo di non provare emozioni, ci nascondiamo dietro l'indefinito e spesso non siamo neppure in grado di definire ciò che ci tormenta l'animo.
    A tempo debito saprai qual è il tuo male, nel frattempo: resisti.

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    1. Cosa?
      Non so. Forse la mia sicurezza, forse la mia autostima, forse i miei desideri, forse la mia voglia di esistere, forse il mio sentirmi me stessa.

      Resisto. Ci provo.

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