Vado a incontrare due amiche che non vedo da un po'. Decido di uscire a piedi visto che la febbre natalizia porterà un sacco di gente a girovagare in macchina. Percorro un paio di strade al freddo e passo davanti alla frutteria di egiziani che sistemano intirizziti dei mandarini. Poco più in là una ragazza parla una lingua dell'est ridendo al telefonino. Scendo dal marciapiede e osservo una coppia di probabili badanti che conversano in rumeno mentre un ragazzino russo litiga, sempre al cellulare, alzando la voce. Al pallido sole una ragazza col velo sussurra in arabo parole a un bambino che tiene per mano. Pochi passi e tante voci: senza saperlo sono al centro del mondo.
[foto by mldzz]
Così è bello essere al centro del mondo. Meno bello essere in mezzo a una calca in delirio per le compere di Natale nel centro di Milano come è capitato a me sabato pomeriggio.
RispondiEliminaLe calche per lo shopping natalizio sono letali. Per questo cerco di prendere i regali ben prima di questo periodo.
Eliminase solo certa gente, anzichè digrignare i denti di fronte agli stranieri, elaborasse un pensiero positivo come il tuo ne guadagneremmo tutti in benessere sociale.
RispondiEliminamassimolegnani
Sono sicura che qualcuno scriverà commenti dal tono opposto al senso del mio post. D'altro canto si respira aria di grande intolleranza e di odio profondo un po' ovunque. Ne abbiamo parlato anche in passato.
EliminaFuori dal mio ufficio, vicino San Pietro, tra negozi, passanti, turisti e bancarelle, convivi serenamente con mille etnie.
EliminaEd in linea col tuo post consiglio il film La prima pietra.
Conosco un pochino Roma e lí mi sento ancora di più al centro del mondo.
EliminaÈ una visione realmente cosmopolita. La condivido in pieno.
RispondiEliminaNon avevo dubbi!
EliminaGrazie Ettore.
Questo significa che il mondo è diventato più piccolo? E che tutto il mondo è paese?
RispondiEliminaPS - Miracolo! il sistema (chi sarà mai!) mi permette di nuovo di commentare i tuoi post. :-)
Non sapevo che il sistema ti avesse impedito di commentare. Mi spiace.
EliminaIl mondo è diventato minuscolo. Peccato che in tanti non vogliano capirlo.
Bello! Diversificare è cambiare aria :-)
RispondiEliminaA volte si cambia senza nemmeno saperlo.
EliminaA me fa morire il mio vicino tamil che del cibo italiano e di quello svizzero sopporta solo la pizza e la raclette. Pero' poi l'ho fatto impazzire con le rane e le lumache come si cucinano in Brianza...adoro comunque l'odore di spezi e incensi che esce dal loro appartamento, gli altri del palazzo lo odiano.
RispondiEliminaPizza perfetta. Ma con tutte le cose deliziose che si cucinano in Italia tu fai assaggiare al vicino tamil rane e lumache? Che orrore!
EliminaLavora da anni nella ristorazione. Conosce bene la cucina italiana ma non la gradisce tanto. Adoro lumache, rane.
EliminaSecondo me ci sono alimenti molto più interessanti di lumache e rane. Onestamente non riesco a considerarli cibo. Meglio che restino nei campi o negli stagni. Insomma: animali tabù da non usare come alimento. Come i topi o i gatti.
EliminaAnimali tabù? Lui per esempio mi ha raccontato nei minimi particolari come in Sri Lanka si catturi la tartaruga e la si cucini vari modi. Dice che è buonissima.
EliminaMa per carità!
EliminaA ogni cultura i propri animali e i propri alimenti.
Esistono animali tabù: sono quelli che non si devono mangiare.
Non mangio carne e tendo a evitare cibi di derivazione animale ma per me non esistono animali tabù. Forse lo penso anche perchè, almeno secondo quando mi dicono, anche i miei bisnonni mangiavano di tutto (verdura, frutta, legumi) dalla carne al pesce, compresi gatti, uccellini, lumache, rane, crostacei. Un mio collega dice che son buoni anche vermi e cane. Gli insetti li ho provati e son buonissimi. ah ah ah ah Quanto mi piace farti incazzare.
EliminaNon sono incazzata, sono disgustata...
EliminaFatti un giro al Pigneto e ti verrà voglia di guardare la carta d'identità per sapere se sei italiana o uno strano flusso di venti radioattivi ti abbia di colpo trasferito all'estero.
RispondiEliminap.s. ma basta pure Piazza Vittorio... ahah
Faccio giri dalle parti di Campo de' Fiori, Trastevere, Piazza Navona e il Ghetto. Vedo e sento persone di ogni colore, lingua e nazionalità. E sono in tutto il mondo.
EliminaA Milano in metropolitana siedono cinesi, cingalesi, uomini di colore e nordafricani tutti vicini vicini e noi italiani ne siamo arricchiti, c'è però qualcuno che teme la diversità. Spettacolo l'albanese e l'etiope che curano il verde del mio condominio che parlano tra di loro italiano e mi salutano con un CIAO signora Raffaela ( dimenticando la doppia L ). Ciao Raffy
RispondiEliminaÈ interessante che la lingua italiana diventi veicolo comunicativo tra persone che parlano lingue completamente diverse e vengono da Paesi lontani.
Eliminain poco spazio un mondo intero.
RispondiEliminala multiculturalità credo sia una delle cose di cui più sento la mancanza da quando sono rimpatriata
(ho vissuto quasi un decennio in australia)
ciao
In pochissimi metri tante lingue, tante culture e tante vite. È così e sarà così per sempre.
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