Sono un essere sociale? Ultimamente nutro più di qualche dubbio. Mi basta la solitudine che mi porto addosso, quella o poco più. Ma gli "altri" sono ovunque e ci sono per forza. Ne farei a meno, ma loro riempiono le strade, i treni e le stanze. Una condivisione di spazi e tempi che tollero sempre meno. Perché le presenze che qualcuno ritiene vitali a me risultano pressoché indigeste e i luoghi di caos, luccicanze e urla mi fanno desiderare un altro pianeta. Invecchio, è chiaro, e mi ricordo un animale di tana e penombra. Quelle bestie cieche ed irritabili che non vogliono essere disturbate. E' che in due si è davvero una folla e la folla mi inquieta sempre.
Non sei affetta da quella che Warhol stesso chiamava "malattia sociale", quel subdolo sentimento di vana aggregazione, come pecore che si scaldano un po'. E' davvero interessante, leggerti.
RispondiEliminaNon credo di essere una "malata sociale", no. Ho il male opposto, nel caso. Anche se non saprei come definirlo.
EliminaTi ringrazio, Ettore. Anche leggere te (qui e altrove) è molto piacevole.
Eh... se ti dico che ti capisco, è poco... ^__^
RispondiEliminaMeno male. A quanto leggo non sono sola, anzi. Siamo parecchi a soffrire il lato "sociale" della nostra esistenza.
EliminaSi, siamo in tanti... ma a quanto pare ogni uno per i cazzi propri ;)
EliminaBeh... il contrario sarebbe un controsenso, no?
Eliminacondivido e mi rispecchio nel post al 100% anche se sto cercando di essere meno asociale ultimamente. una prova su me stesso ma i risultati non ci sono, o forse si: emicrania e ipertensione...
RispondiEliminaun saluto
Ma tu pensa... accusi gli stessi disturbi che lamento anche io!
EliminaHo sempre detto che avrei voluto fare l'eremita, mai come in questo periodo della mia vita.
ps: come ho fatto a pubblicare un commento nel passato? scrivo alle 22.43 circa del 12.03.2012 ma il sistema riporta varie ore indietro!!!
RispondiEliminaCredo che l'orario sia "tarato" su un altro fuso orario. Non ho ben capito quale, ma va così. Forse, un giorno o l'altro, Mr. Blogger metterà le cose a posto.
EliminaAlla fine il problema non è nemmeno tanto grave. Viaggi nel tempo. Divertente no?
La vedo uguale, e nel mio caso non perché invecchio: sono così da sempre... :)
RispondiEliminaE pensare che io ti vedo da sempre (da quando ti ho incontrato in questi luoghi) come un personaggio socievolissimo.
EliminaHo sbagliato, evidentemente!
Forse le due cose non si escludono: sono un solitario e sto bene con pochi (e per poco tempo) ma sono anche di indole molto sorridente, gentile e generosa. Di solito chi mi frequenta mi vuole bene, ma non sono quello che si dice "un compagnone".
EliminaSo benissimo che sei una persona gentile e disponibile. Forse proprio per questo ti immaginavo come un "animale socialissimo"!
EliminaA me inquieta la folla organizzata.. quella anarchica e casuale è già più tollerabile.
RispondiEliminaA me dà fastidio ugualmente.
EliminaMa sono io quella strana, non preoccuparti!
Non è che invecchi, sei semplicemente una persona che ama i posti tranquilli. Ho solo qualche anno meno di te e anche io ho il tuo stesso pensiero. Evito a tutti i costi di andare dove c'è troppa gente fino al punto che avevo quasi pensato di soffrire di demofobia e agorafobia. Mia nonna diceva sempre: "A' mmuina è bbona pà uerra"...letteralmente il casino è buono per la guerra.
RispondiEliminaSì che invecchio caro Veil. E i vecchi non hanno più voglia di restare in mezzo al caos, qualsiasi forma esso abbia.
EliminaTua nonna è una donna saggia. Come tutte le nonne!
Io invece sono stata sempre bene in mezzo alla gente, divento asociale e intollerante a poco a poco, e questa cosa un po' mi spaventa.
RispondiEliminaL'ho scritto poco sopra: invecchi anche tu!
EliminaMa non t'arrabbiare...