17 gennaio 2012

Lo sporco mestiere di chi legge

Carissimi scrittori, non è che leggervi sia sempre uno spasso. E recensirvi non è necessariamente un onore. Lo faccio e continuerò a farlo solo perché mi piace, visto che nessuno mi paga. Leggere i vostri libri, carissimi, non è un compito ovvio né agevole. D'altro canto spendo i miei soldi, consumo i miei occhi e, alla fine, voglio dire ciò che penso. Almeno questa soddisfazione me la prendo. Voi scrivete e vi esponete, io vi leggo e mi faccio un'opinione che non deve per forza coincidere con quella che avete di voi stessi e della vostra opera. E' nelle regole del gioco anche se, qualche volta, tentate vaghe dissimulazioni scombinando i ruoli.

[foto by Bucikah]

14 commenti:

  1. E' per quello che non scrivo un libro, per paura delle recensioni dei lettori!
    :)

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    1. Allora fai bene a non scriverlo! Sorrido...
      Scherzi a parte, se uno si espone scrivendo, non può aspettarsi di trovare ovunque pareri favorevoli. Ci sarà sempre qualcuno che avrà altro da dire.

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  2. Io invece ne voglio scrivere cento per avere centomila recensioni, anche negative... Ma chi è che avresti trattato male? :D

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    1. Tutto ciò ti fa onore, caro Zio.
      Io non ho trattato male nessuno, ci mancherebbe. E' solo che certi "scrittori" non accettano le critiche, tutto qui.

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    1. Tu no. Ma tu mi conosci, sapevi già a cosa stavi andando incontro facendomi recensire il tuo libro.
      Altri non lo sanno. E pensano che io sia buona... errore madornale.

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  4. Che bel libro stai leggendo: "L'ebreo errante". Di quel testo, il racconto omonimo è quello che più mi è piaciuto. Mi ricorda, infatti, una figura dell'hassidismo di cui si occupò sempre Wiesel nel suo "Celebrazione hassidica"; mi riferisco a Rabbi Mendel di kock. Figura molto interessante e inquietante.
    Mi permetto un consiglio: "Yoshe Kalb e le tentazioni" di Israel Joshua Singer, fratello del più famoso Isaac.
    Un tempo non era facile reperirlo, ma ho visto che su ibs lo danno disponibile.
    Penso possa piacerti.
    Un saluto.

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    1. Prima di tutto, caro anonimo (a proposito: sarebbe interessante sapere chi sei), ti ringrazio per il suggerimento di lettura. L'ho già aggiunto ai desiderata.
      E poi: è sempre interessante scoprire nuovi testi e nuovi stimoli per la lettura.
      Benissimo.

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    2. Sono passato ieri e ho visto che stai leggendo un libro che ho letto qualche anno fa e che mi è piaciuto molto. Mi è venuto in mente un altro testo che, sotto certi aspetti, ricorda il racconto "L'ebreo errante" e te l'ho consigliato.
      Tutto qua.
      Non sono iscritto e non ho pensato di mettere il nome.
      Ora ripasso e ho notato un'associazione tra il mio post e quello successivo.
      Ecco, non c'entrano nulla.
      Comunque questo è un blog, si può entrare e postare qualcosa?
      Inoltre, non mi pare di essere stato sconveniente; ho solo consigliato un libro.
      Tenevo solo a precisare che l'associazione da te fatta tra i due post era sbagliata. Buona giornata.

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    3. Ho apprezzato il suggerimento, ma scrivere in anonimo comporta certi equivoci. Non posso farci nulla.
      Non serve nemmeno registrarsi. Basterebbe "firmare" il proprio commento.
      Questo è un blog e a postare ci penso io, tu e gli altri lettori potete commentare, che è diverso.
      Non sei stato affatto sconveniente, il soggetto anonimo che ha scritto alle tue spalle lo è stato, ma non dobbiamo dargli particolare importanza.
      Serena giornata a te.

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  5. Esordienti scrittori capricciosi che vogliono essere coccolati e magari presi in giro con eleganza. È dura e lo so perchè qualche volta l'ho capito da alcune tue sfumature di espressione.

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    1. Sì, soprattutto gli esordienti Veil.
      Quelli a cui amici, parenti e la maestra delle elementari hanno detto che potevano diventare grandi scrittori solo perché avevano preso "Bravo" al tema di italiano in quarta elementare.

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  6. lo stesso post potrebbe valere per la chiusura di megavideo

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    1. Dici? Non saprei...
      Tanto resterà chiuso per poco. Tranquillo.

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