Somiglio a tutto ciò che ho toccato. Ai tuoi sorrisi stonati e alle tue fisime di naso e denti. Alle tue dita gelate sotto una maglia stropicciata e alle tue vocali troppo aperte. Alle mie gelosie morse di labbra. Ai pensieri affilati come uncini. Alle severità di un'insegnante profetica. Alle domande imbarazzanti di un'anziana e ai divieti senza motivo di un padre. Alla schiuma sulle mani e a un morso di cane. Alle catene di urla rilanciate in faccia e ai graffi di orti d'estate. Alle bambole dai capelli di lana. Al frastuono di doveri che premono e alla musica versata addosso. Alle mille letture da leggere. Alla mia terra di semi e silenzi.
[foto by le-nede]
solo questo... mi piace molto...
RispondiEliminaMolto altro, ovvio.
RispondiEliminaSiamo ciò che sembriamo. Dentro e fuori.
RispondiEliminaSomigli soprattutto a una persona che scrive bene.
RispondiElimina@ Squilibrato: forse hai ragione. Forse è più banale di come cerchiamo di convincerci che non sia.
RispondiElimina@ Zio: puro diletto e qualche chiacchiera. Ci mancherebbe...
RispondiEliminaLetto tutto di un fiato...
RispondiEliminaChe emozione.
Si,emozioni tanto tu.
Le tue parole mi risuonano dentro....
Che incanto.
Grazie!
Grazie a te.
RispondiEliminaSomigli o sei uguale?
RispondiEliminaSomiglio. Solo quello. Non posso essere uguale perché non sarei me.
RispondiEliminaParole sempre nuove e fresche,eleganti ma di una genuinità che si toccano "con mano" e,anche qui,lasciano impronte.
RispondiEliminaGrazie Veil. Sei sempre estremamente gentile e generoso.
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