Ho appena parcheggiato. Sono le otto del mattino. Novembre porta addosso un freddo crudo, quello riflesso in un cielo fatto di trasparenze ed azzurri luccicanti. Le altre auto, quelle accanto, sono rivestite da una pelle di cristallo. Tutto nella norma, penso. Metto a posto un paio di cose e noto un ragazzino che si avvicina. Si guarda attorno e controlla che nessuno lo guardi. Non mi vede. Ha intorno ai dodici anni, un paio di occhi scurissimi e un ciuffetto di capelli dritti in testa. Il vetro dell'auto vicina si fa lavagna. Sferra il dito indice e compone, senza fretta: "Alex e Gloria". Osserva per un istante solo la scritta sul gelo. E poi va via lasciandomi sorridere.
[foto by Spougle]
che tenero!!!
RispondiEliminaperchè aveva 12 anni, due in più e l'incideva con la chiave sulla portiera:))
RispondiEliminaMicrocosmi.
RispondiEliminaMi manda via di testa questo talento e affinazione del cogliere e riporre, dare un senso e stupore a quanto normalmente scorre via nel vivere con disattenzione. Un'esercizio questo che si dovrebbe esercitare. Cavarne fuori almeno un paio al giorno, anche uno va basterebbe. Siamo storie in fondo, narrazione. Ammiro molto quanto puntualmente qua riporti e scrivi. La vita, immagino, poi vada piu o meno a tutti allo stesso modo. Ognuno ha le sue risorse per rendere commestibile l'accavallarsi dei giorni. Questo però è uno di quelli che piu apprezzo. C'è un gusto estetico poi, da te per la scrittura. Il modo che hai di condensare lo invidio quanto non sai. Come si vede, sono enfatico e dispersivo. Chissà se imparerò mai ad essere cosi. Proverò ad esercitarmi, ad imitarti insomma. Dovrei recuperare le piccole storie mignon che scrivo per sms. Ecco, potrei partire da quelle.
Con molta ammirazione.
un saluto a tutti.
Bellissimo questo tuo affresco su vetro ghiacciato, con tante piccole cose che brillano, a cominciare da "freddo crudo". :)
RispondiElimina@ mpt: moltissimo.
RispondiElimina@ teti: rido... forse hai ragione!
RispondiElimina@ simurgh: apprezzo molto le tue considerazioni e mi fa piacere che il mio scrivere ti piaccia. Credo sia del tutto normale cogliere alcuni minuscoli dettagli di una giornata a trasformarli in qualcosa da leggere e da raccontare.
RispondiEliminaScrivi storie via sms? Sembra divertente.
@ Zio: il gelo è fatto di cristalli e i cristalli brillano sempre.
RispondiEliminaGrazie, sei sempre gentilissimo ed attento.
Quell'età, vista da fuori, è assolutamente bella e tenera.
RispondiEliminaHai ragione, Emma. In effetti quando la vivi pensi che non sia niente di speciale.
RispondiEliminauff, anch'io voglio scrivere con un dito sul gelo due nomi... prestatemene uno :O)
RispondiEliminaahahah ha ragione teti900 :)
RispondiEliminaSapesse quel ragazzino, quant'è bello il miscuglio di sentimenti che l'ha spinto a scrivere furtivamente quel suo sogno d'amore...
RispondiEliminaallora, giuro giuro giuro!!!
RispondiEliminaquesta mattina un ragazzetto ha scritto sulla condensa del finestrino dell'autobus una frasaccia e ti ho pensata!!! [non per la frasaccia, eh :)]
mi sono posta anche un interrogativo: il romanticismo delle persone che incrociamo non sarà mica direttamente proporzionale al nostro!?
ovviamente, avrei preferito incontrare il "tuo" ragazzino :(
Mi rendo conto di avere la pettinatura di un dodicenne,anch'io col ciuffo dritto in testa :-( .Scriverò sul gelo pure io quando sarò a Teramo.Qui di neve proprio non se ne vede.
RispondiElimina@ Agnese: prestarti un nome? Ma anche di più... vediamo: Stefano, Andrea, Michele, Lorenzo, Oscar, Paolo, Vincenzo, Emilio, Sandro, Luigi.
RispondiEliminaNe vuoi altri?
@ Luigi: anche secondo me, ma preferisco il dodicenne.
RispondiElimina@ Principessa: credo che adesso lo sappia solo in parte. Magari tra vent'anni lo percepirà meglio.
RispondiElimina@ Agnese 2: anche a me è capitato di leggere frasacce che i ragazzini scrivono in giro, ma questa è la regola. Ho voluto parlare dell'eccezione perché mi sembrava più interessante.
RispondiElimina@ Veil: ci sono tantissimi ragazzi con il ciuffo dritto in testa. Ma voi siete giovani!
RispondiEliminaNon serve la neve per scrivere sul gelo, basta che faccia molto freddo durante la notte. E forse capita anche a Napoli.
forse anche Catullo ci avrebbe scritto su, se avesse avuto a disposizione un auto ghiacciata.
RispondiEliminaMa forse anche Seneca ed Ovidio. Chi può dirlo...
RispondiEliminaHo visto fare lo stesso sui muri dei bagni alla stazione, solo che Gloria, lì, “la dava a tutti” con annesso numero di telefono. Per non saper né leggere né scrivere me lo sono segnato, casomai le chiederò come va con Alex.
RispondiEliminaE' poetico, lo so.
Ti farò sapere.
Basilico
Hai fatto bene, ché non si sa mai come finiscono certe Glorie!
RispondiEliminaMi dirai.