Avete notato? La maggior parte delle cose dette o scritte potrebbero tranquillamente non essere dette e non essere scritte: nulla cambierebbe. Forse è colpa della TV, dei social network, dei giornali o dei blog (anche i blog, sì), ma tutti pensano (pensiamo) che quello che hanno (abbiamo) da dire sia degno di qualche interesse. Un circuito di egocentrici che trovano ascolto perché, al solito, il silenzio fa una gran paura. Rifugiarsi in un gigantesco "bla, bla, bla" fa sentire più bravi e più uguali.
[foto by: apocalupsiseschaton]
Tutto sommato fa sentire più sociali.
RispondiEliminaA mio avviso!
Sì, certamente. Socialissimi.
RispondiEliminaParlavo della rilevanza di quanto scriviamo.
beh, dipende da quello che scriviamo.
RispondiEliminaIo spesso scrivo delle cagate ma mi diverte scriverle.
Nei periodi peggiori do il meglio di me, ma divento pesante, tanto che nemmeno io mi sopporto ed è per questo che condivido, perchè spero che mi sopportino gli altri, che abbiano con me quella pazienza che io non ho più.
Capisco. Se non avessi(mo) avuto questo mezzo, come avresti (avremmo) fatto?
RispondiEliminaForse tutto dipende dal fatto che ci siano tanti strumenti per comunicare o dal fatto che pensiamo di dire cose interessanti o, almeno, degne di considerazione.
Forse dovremmo essere più "preziose"...
Non sei solare: http://sviluppina.co.uk/kill-em-all-pt-xxxix/ .
RispondiElimina... e meno soli. :-)
RispondiElimina@ sciuscia: è uno dei tuoi blog?
RispondiEliminaNo, non sono solare. Anche perché non ho mai capito cosa voglia dire. Tu lo sai?
@ stream: bello vederti anche qui.
Sì, ci sentiamo meno soli. Parliamo e qualcuno, in qualche parte del mondo, ci dà ascolto.
E' il blog di Livefast.
RispondiEliminaAh, capisco. E chi sarebbe?
RispondiEliminaA parte uno nato nel 1972 e non ancora morto?
Non male il suo blog, dico.
E tu? Sei il suo agente?
Sono un suo detrattore: http://satirasciusciesca.blogspot.com/2010/05/parlare-male-di-cloridrato-di.html
RispondiEliminaRido.
RispondiEliminaInteressante.
E per farlo appiccichi il link del suo blog dove ti capita...
Fatto, letto il tuo post.
RispondiEliminaSei un po' troppo logorroico, ma ho deciso di seguirti lo stesso.
Faccio un salto da te e te lo dico.
Non so se quello che dico (scrivo) sia interessante. Ma so che dirlo (scriverlo) mi fa stare bene.
RispondiEliminaIl fatto che il tuo blog mi abbia chiesto di scrivere "papera" in fondo al commento mi pare significativo.
RispondiEliminaDa quando certa gente ha cominciato ad usare il virtuale,per poi non finire più,ho notato un aumento di analfabetismo.Scrivono poco e nulla,se lo fanno redigono delle formule matematiche con le "K",le "X",abbreviano e l'eccezione diventa abitudine.Dicono e scrivono tutte stupidaggini.Anche la Tv,pur di avere spettatori,fa di avvenimenti delle soap-opera sud-americane.C'entra qualcosa col tuo post,quello che ho detto?Un abbraccio forte Euridice...lo so che ci sei,ma mi manchi tanto,uff :-(
RispondiElimina@ espe: sì, espe, capisco. Anche io scrivo perché non posso farne a meno. Ma so altrettanto bene che ciò che scrivo non è affatto indispensabile. Potrebbe non esistere, non farebbe molta differenza.
RispondiElimina"Papera"? No comment, però sorrido...
@ Veil: anche tu mi manchi. Di là parlavamo di più. Ti ho lasciato un messaggio nella mail che usi qui. Prova a leggere!
Le tue considerazioni sono attinenti, Veil. Non preoccuparti. Ti abbraccio.
Euridice,in questi blog non ci capisco nulla.Ogni link che clicco mi apre una finestra invece di farmi passare da una visualizzazione all'altra sulla stessa pagina web.Il messaggio che mi hai inviato non so dove andare a leggerlo.Non riesco a modificare la mia descrizione sotto il mio avatar...è un casino.Poi non riesco a postare la risposta al tuo commento perchè mi chiede di selezionare il profilo:ma se sono io l'autore del mio stesso blog,che me lo chiede a fare?mamma mia,uff :-( Veil.
RispondiEliminaVeil, serve un po' di pazienza e tanta pratica. Per rispondere devi cliccare su "Entra" (in alto a destra), così il sistema ti riconosce: serve a fare il login.
RispondiEliminaSolo così puoi gestire il blog e il profilo altrimenti non è possibile.
Quando hai creato il tuo blog qui ti sei iscritto indicando un tuo indirizzo di posta valido. Giusto? Bene. E' lì che ti ho scritto. Devi contrallare quella casella di posta.
Spero di esserti stata d'aiuto.
l'indirizzo è iltesorodipriamo@yahoo.it ... sono andato a controllare ma,di te,non c'era traccia.C'erano soltanto pubblicità e nient'altro.Non ho combinato nessun pasticcio,ho controllato tutto ma della tua mail,nulla :-( Oh,come avrei voluto leggere.Un abbraccio
RispondiEliminaFacciamo così, ti riscrivo... Ok?
RispondiEliminaPenso sia la grande contraddizione di oggi: tantissime possibilità di comunicare; pochi pensieri o concetti importanti da dire; scarsissima propensione ad ascoltare.
RispondiEliminaChe si debba tornare ai segnali fumo, per ritrovare un po di equilibro? :-)
I mezzi per comunicare, oggi, sono davvero tantissimi. Che poi vengano usati male, o peggio, è uno dei piccoli grandi drammi della "modernità".
RispondiEliminaTornare indietro (ai segnali di fumo, per intenderci) non è possibile, ma forse potremo fare un miglior uso di ciò che abbiamo a disposizione.
Hai ragione quando dici che in pochi ascoltano e tutti vogliono parlare. Si finisce per banalizzare e per rimanere perennemente sulla superficie delle cose.
Un sorriso a te, Diossina!
Su una cosa sono daccordo: ascoltiamo poco e quel poco lo sformiamo a nostra interpretazione.
RispondiEliminaQuanto alle troppe parole dette: non è un problema per nessuno se continuano a circolare a vuoto. Per nessuno tranne che per chi le ha dette, ma non è un grosso danno, visto che anche questi le dimenticherà sostituendole presto con nuovi giri.
P.S.
RispondiEliminaL'anonimo delle 11:32 era Basilico :-)
Ascoltare davvero comporta attenzione, buona volontà e anche apertura mentale. Qualità piuttosto rare di recente.
RispondiElimina"Panta Rei", diceva il saggio.
Anatomia della blogosfera: concordo con qualche rara eccezzione di cui ovviamente siamo in pochi a farne parte.
RispondiEliminaEsiste incombente il pericolo del contagio da bacterium stronzinium: esso si diffonde attraverso i commenti fino a dirigere lui il nostro blog. Straemo a vedere quanto e come ti sei immunizzata.