L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura;
ma è una canna pensante.
ma è una canna pensante.
(Blaise Pascal)
Mi salva il pensiero, spesso. Mi salva persino da me. Mi salva dalla perdizione di giorni che rimbalzano umidi tra la gola e il petto, dalle facce tutte uguali che a tanti piace mettere in prima fila ovunque, dalle parentesi di notti viola che mi osservano senza fiatare. Pensare consola o abbatte, è vero. Pensare fortifica o annienta. Ma non vi può essere nessun altro rimedio: serve accarezzarsi l'anima ogni tanto. Questo l'ho imparato tardi, probabilmente. Quando la fragilità è divenuta respiro e incubo e groviglio. Ho cercato un pensiero buono, una ragione che avesse ragione di insicurezze e paure. Per cui penso e pensando mi faccio forte e provo a resistere.
[foto by photoflake]
Nel 2000 ero immobilizzata in un letto d'ospedale, una paresi dopo un'emorragia cerebrale. Morta, mi scoperchiarono il cranio... e tutto ha ripreso più o meno a funzionare. Secondo i medici sarei rimasta su una sedia a rotelle muta e rimbambita. Con un po' d'aiuto cammino, penso e parlo.
RispondiEliminaIn quel letto fu il pensiero a tirarmi fuori dall'abisso. Il pensiero che io sono.
Io sono.
Nonostante tutte le fragilità, insicurezze e paure.
Esisto e resisto.
Esisti e resisti. E ti ammiro moltissimo.
EliminaLa tua storia rafforza la mia "tesi": pensare salva e dà forza. Tu ne sei la prova vivente.
Forse pensare troppo non fa bene: recide l'istinto, ingabbia i desideri, forgia altre paure. Si fa forte, si, ma delle nostre debolezze. Non è regola ovvio, ma una buona percentuale.
RispondiEliminaL'istinto aiuta e serve fino ad un certo punto. Siamo e restiamo animali, chiaramente, ma del puro istinto non ci si può fidare, temo.
EliminaPensare è esattamente quello che ci distingue dalle bestie e non andrebbe dimenticato.
Sei brava, si vede che il pensiero lo sai incanalare nelle rotte giuste. Non è facile. Ad esempio certe notti, il mio pensiero mi frega. E poi chi dorme più?
RispondiEliminaSono brava? Grazie Lorenzo.
EliminaAnche a me capita, certe notti, di essere fregata dai pensieri. L'ho scritto nel post: "parentesi di notti viola che mi osservano senza fiatare". Ed è proprio così.
RispondiEliminaQuesto è uno di quei tuoi post che mi rileggo 3 4 volte, lentamente, per gustarmi tutte le parole che si susseguono
da
i giorni che rimbalzano umidi, le notti viola, al respiro e incubo e groviglio.
Sei brava.
E due!
EliminaGrazie anche a te, Bill.
Sono brava... ammesso che serva a qualcosa.
Serve a farti voler bene da gente che non vedrai mai dal vivo.
RispondiEliminaÈ un po' come avere un pisello gigante e non fare mai all'amore!
Il paragone mi sembra calzante!
EliminaRido...