Le parole torneranno. E anche quelle colorate scintille che un tempo plasmavano la mia immaginazione. E anche quella voglia di raccogliere impulsi e scheletri e furenti rimbrotti. Era qui che convergeva parte della mia coscienza, qui che mescolavo inezie e altre poltiglie quotidiane. Un modo come un altro per ritrovarmi in me, una discesa nella banalità rilevantissima di un'esistenza. Mi manca questa scatola fatta di mattini bianchi e di un cursore che trema. C'erano solo poche righe ma bastavano a non farmi sentire fratturata ed arida come non vorrei. Le parole torneranno e io con loro.
[foto by AnnaO-Photography]
È quello che ti auguro e mi auguro, perché qualcosa manca in questo angolo di rete: la tua arguzia spesso spellante che induce al dibattito. Io sono paziente ed è una dote che mi sono scoperto adesso, per merito tuo.
RispondiEliminaL.A.
Non ti avrei mai fatto paziente. Anzi.
EliminaMa è divertente saperlo.
le parole vanno e tornano...
RispondiEliminaAnche i tuoi silenzi sono eloquenti, sai? Parlano di aridità, ma anche di ricerca. Raccontano stanchezza e troveranno qualcosa di nuovo.
Noi?
Aspettiamo!
Sì, le parole fanno quello che vogliono.
EliminaFelice di sapere che anche questo silenzio, spero passeggero, abbia il suo dire. C'è stanchezza (tanta, soprattutto mentale) e il desiderio di nuovi equilibri.
Grazie per l'attesa.
Le parole non sono tutte di chi le scrive: una metà appartengono a chi le legge. Perciò ti prego di non abbandonare le tue perché io voglio le mie. :-) :-)
RispondiEliminaSono d'accordo con te: le parole sono per buona parte (forse anche più della metà, a volte) di chi le legge o le riceve.
EliminaE grazie!
"La mia vita non è quest’ora ripida
RispondiEliminache mi vedi scalare in fretta.
Sono un albero innanzi all’orizzonte,
una delle mie molte bocche,
e la prima a chiudersi.
Sono l’attimo tra due suoni
che male s’accordano
perché il suono morte vuole emergere
Ma nella pausa buia si riconciliano
entrambi tremando.
E bello resta il canto."
(Rainer Maria Rilke)
Sei speciale, Andrea.
EliminaAnche tu sei speciale, Maria.
EliminaLeggo questo tuo post come un augurio. Perché in questo periodo per me le parole si sono un po’ spente. Rimango in attesa di nuove fioriture.
RispondiEliminaSi sono spente anche per me, come vedi.
EliminaSiamo in attesa entrambi, evidentemente.
Ci ri-troveremo.
Il mondo dei blog perde alcune cose importanti se te ne vai. Antipatica.
RispondiEliminaDetto da te è più che un onore.
EliminaMetti qua le tue poltiglie, che mi ci lavo occhi e anima come fosse prezioso unguento...
RispondiEliminaTorneranno anche le poltiglie, Franco.
EliminaT'abbraccio.
Capita di aver la voglia, lo stimolo di scrivere ma di non aver niente da dire davvero e ci si sente così, come incompleti.
RispondiEliminaLe parole torneranno e saremo qui ad aspettare te con loro.
A dire il vero io avrei pure cose da dire ma non ho più voglia. Come se fossi spenta.
EliminaPasserà. Almeno credo.
Torneranno, e sarà un nuovo inizio, dopo quello primordiale del verbum.
RispondiEliminaUn nuovo inizio, ecco. Credo sia quello che ci vorrebbe.
EliminaTorneranno, ne sono sicura. Magari stanno lì nascoste solo per vedere l'effetto che fa, una specie di gioco a nascondino.
RispondiEliminaTorneranno, sono parte importante di te.
Un abbraccio,
Sabina
Forse hai ragione tu. Magari si tratta solo di un gioco a nascondino.
EliminaHai saltato le notti, se ne hai avute di trascorse immaginando e lasciandoti trasportare dalle emozioni che la musica suscita in noi...io si! Facendo l'alba e sorseggiando il tepore mattutino (era estate) e la distillazione della luce che gradualmente risaliva dalle ombre allungate del sole all'orizzonte. Ma forse perché presi da altro che cattura la nostra attenzione, forse la debolezza dell'attrazione verso altri temi che, è vero, le parole mancano che non sono parole mancanti, solo assenza, tiepida astrazione, sguardi fugaci al mondo.
RispondiEliminaPer considerare i tempi di piena, sembrerebbe necessario transitare nella valle delle vacche magre. Non è un tempo permanente. Solo di passaggio.
Assente per motivi quasi simili.
Uomo
Ho saltato delle notti, è vero. Ma senza musica. Mi bastava il silenzio. Ora va meglio e le mie notti sono tornate a me e a miei immancabili sogni.
EliminaAssenti entrambi.
le parole, come se ne vanno, tornano ed è sempre una sorpresa, quasi fossero i loro movimenti indipendenti dal nostro controllo.
RispondiEliminamassimolegnani
Sì, fanno quel che voglio. Come e quando.
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