10 maggio 2016

Raglia e lascia stare il resto

Non posso farci nulla. E mi sento persino un po' cattiva ma quando un individuo qualsiasi su una piattaforma virtuale qualsiasi mi scrive un messaggio che include, tra le altre parole, anche un "ai visto" e un altro "non o dimestichezza", sento salire la nausea. Come si può? Mi chiedo. Come è possibile? Cerco di non insultare nessuno ma non posso esimermi dal far rilevare lo sconcio. Quel che mi viene risposto è la solita storiella del cavarsela meglio con il parlato. E allora, mi domando e dico, raglia e lascia stare il resto. E se nel frattempo volessi tornare in seconda elementare, faresti un gran bene a te stesso. E non solo.

[foto by Souzay]

17 commenti:

  1. Lo stupro delle lingua italiana perpetuato dagli ignoranti è un problema sempre più comune.
    Un amico nel parlato se la cava pure peggio...

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    1. Non so quanto sia attendibile la storia di chi parla meglio di come scrive. Secondo me chi scrive male, parla poco meno male.

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    2. Questa tua affermazione la sottoscrivo almeno trenta volte, @Euridice!

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    3. Quasi sempre chi scrive male PENSA peggio. Anche perché di solito NON LEGGE LIBRI...

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  2. Indando metiamoci dacordo unconto e scrivere un'altro legere un'altro parlare cheppoi io parlo spontaneo come tu mica ci o la Laura che mi dice come facio. tu invece sai sempre tutotuto da sola che tu ci ai la Laura e alora bello sforzo davero e non te permetti de fare la critica de quelo che scrivo me che la Laura non abio. e io caso mai non raglio io belo.
    L.A.

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    1. Ho fatto un po' di fatica a capire ma, alla fine, ci sono riuscita.
      Rido...

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  3. la questione dell'errore è accettabile, qui forse c'è qualcosa di più profondo. Personalmente sto sperimentando la caduta verticale dell'attenzione alla grammatica anche in persone che invece dovrebbero conoscerla o comunque preoccuparsi di farlo. per esempio nelle relazioni tecniche o nei pareri professionali, a volte sono piccoli dettagli, ma una volta non c'erano, erano relazioni impeccabili. mi riprometto sempre di indagare queste cause, e riesco sempre a trovare la panacea di tutti gli errori: l'attenzione casuale che destiniamo a tutto ( o che molti destinano) per quella faccenda che siamo multitasking ... e quindi perennemente distratti a fare una cosa pensando ad un'altra

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    1. L'errore può capitare a chiunque, ma in questo caso non si tratta di un mero errore ma di pura, cristallina ignoranza.
      Il fatto che molte persone da cui ci si aspetta una certa preparazione dimostrino, invece, profonda impreparazione diventa sempre più frequente.
      Quotidianamente, per lavoro, devo leggere e controllare testi ufficiali, pubblicati su Bollettini della Repubblica o attraverso organi di diffusione ufficiali dello Stato e, ogni giorno, rilevo decine di refusi ma anche di seri errori dovuti alla totale mancanza di conoscenza delle regole dell'italiano scritto da parte di chi quei testi li redige. Un autentico pianto.

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  4. Un fenomeno sempre più in ascesa...dove andremo a finire?

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  5. Comunque ha sottolineato la scarsità di dimestichezza.. e se ti ha scritto, è rimasto colpito da cosa?!

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    1. Sì, almeno quella l'ha sottolineata. Anche se solo in seconda battuta, dopo un primo orrore.
      Mi ha scritto perché gli piaceva una foto di uno scorcio pubblicata su IG.

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  6. Sinceramente sto un po' maluccio anche quando vedo usare E' (ind. pres.3a pers. sing.di essere) al posto di È, pedanteria?

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    1. A volte l'uso di un apostrofo, soprattutto su pagine web, è dettato da obblighi tecnici: ci sono piattaforme o sistemi che non "digeriscono" le lettere accentate.

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  7. Adorabile ferocia giustificatissima.

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    1. Ferocia inevitabile. Però, tutto sommato, controllata.

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