C'è poco da dire e ben poco da fare. Soprattutto se il padrone vuol legare il suo asino dove non andrebbe neppure appoggiato. E provi a sollevare qualche obiezione e, nel tuo piccolo, a salvare la povera bestia dall'inevitabile tracollo, ma è tutto inutile. Allora desisti e, visto che non puoi fare altrimenti, ti attieni a quanto richiesto. Cosciente che quanto richiesto è purissima idiozia: scialba, irrefrenabile, spaventosa idiozia. Ma il padrone è pur sempre il padrone e il suo asino può metterlo dove vuole. Persino mandarlo in malora o farlo volare nel vuoto. Le tue considerazioni e i tuoi consigli rimangono solo tuoi. E ti dispiace per il povero asino perché forse avrebbe meritato un padrone migliore.
[foto by samdiablo]
Che l'asino già non brilla per arguzia, ma il padrone fa la sua parte...
RispondiEliminaL'asino è un animale estremamente intelligente, checché se ne dica.
EliminaE' che a volte si ritrova tra le mani di padroni davvero stupidi.
Ed è una pesante differenza.
L'asino comunque farà sempre la sua parte...e se il reale asino fosse il padrone? Allora a chi spetterà fare il lavoro dell' asino?
RispondiEliminaLa parte dell'asino è quella di fidarsi del suo padrone.
EliminaE quando l'asino è proprio il padrone, il cortocircuito è deleterio.
Soprattutto per l'asino.
Quante volte siamo noi quegli asini e quante, anche, siamo quei padroni!
RispondiEliminaml
Parecchie volte, immagino...
EliminaQuando si giunge all'esasperazione e la lotta è impari, sono il primo ad attaccare l'asino dove vuole il padrone. E tutti rimaniamo contenti: io che non m'addanno, il padrone che comanda e il cliente preso in giro. Tutti tranne l'asino.. ovviamente.. ;)
RispondiEliminaAlla fine un po' tutti lasciamo che il padrone porti l'asino dove ritiene più giusto, anche se sappiamo che la scelta non è affatto utile né intelligente.
EliminaL'asino ci rimette sempre, questo è lampante!
C’è un bellissimo film di Robert Bresson, con protagonista un asino, ”Au hasard Balthazar”. Quello che hai scritto e l’immagine che hai proposto me l’ha ricordato. Un mio amico per commentare il film disse una frase rivelatoria: ”L’asino fra tutti i personaggi del film è l’unica figura davvero umana.”
RispondiEliminaNon conosco il film di Bresson che citi (forse lo conosce Jean Claude!).
EliminaLa considerazione del tuo amico, in generale, mi sembra molto calzante: capita spesso che gli animali siano portatori di un'umanità che gli umani hanno smarrito da tempo.
Ci sono persone incapaci di badare a loro stesse e ci si chiede quale decerebrato abbia affidato alle loro cure un essere vivente.
RispondiEliminaOvviamente il mio post è pura metafora. Nessun "padrone" qui possiede davvero un asino, questo mi pareva scontato...
EliminaOvviamente, ma vale la stessa cosa in ogni caso.
EliminaSe lo dici tu... sorrido.
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