Dico parolacce. Non mi fa onore ma neppure troppo colpevole. Dico parolacce contro chi guida senza occhi né testa, dico parolacce contro chi fa finta di non capire, dico parolacce contro chi ha eletto l'approssimazione o l'idiozia a regola di vita. Tutto ciò che va oltre la mia umana, e neppure smisurata, sopportazione spinge un brodo di insulti fuori dalla mia bocca. Non è elegante, non è femminile, non è educato ma vietarmi di sputare l'intolleranza che preme o la materia lavica della mia furia non è possibile. Non ne ho la forza e neppure la voglia. Dico parolacce: lo confesso senza mea culpa.
[foto by chryssalis]
Chi non dice le parolacce è una brutta persona! :D
RispondiEliminaNon posso che trovarmi d'accordo con te!
EliminaInfatti io sono bellissima... rido.
Io cerco di limitare solo le imprecazioni religiose visto che sono insensate e non mi piacciono granché.
RispondiEliminaLe parolacce dovrebbero essere un diritto costituzionalmente garantito.
Le parolacce non sono bestemmie.
EliminaDico parolacce ma non ho mai bestemmiato in vita mia.
Non piace neppure a me.
C'è molto di peggio, delle parolacce: le banalità, i luoghi comuni, le espressioni stupide e pecoroidi, le bugie, le espressioni ammuffite e stantie, il burocratese imbecille... viva le cosiddette parolacce e chi le dice! :)
RispondiEliminaIl repertorio che hai enunciato, in effetti, mi pare ben più grave e volgare delle parolacce che mi capita di vomitare ogni giorno.
EliminaBenvenuta nell'Olimpo dei gran parolacciari. Io do inizio alla mia giornata con la prima imprecazione. Per esempio: piove, porca puttana! Mollo parolacce per ogni inezia che non venga come la voglio io; faccio colazione e mugugno parolacce deglutendo. In macchina li odio tutti e li foraggio di imprecazioni terribili: i lentoni, quelli che non segnalano quando devono curvare, quelli che lo segnalano e poi tirano dritti, insomma è una serie ininterrotta di vaffa e di porconi. Corroborano la mia guida, mi danno sicurezza e autorevolezza, credo. Odio gli stronzi patentati, quelli che credono di sapere tutto meglio degli altri, insomma meglio di me. Quelli li sotterro sotto cumuli di parolacce irripetibili, tutte inventate, perché quelle usuali non mi danno alcuna soddisfazione più. Però, cara Euridice, cos'è sta storia del "non è femminile"?
RispondiEliminaLa parolaccia è asessuata, la parolaccia non ha una religione precisa, le abbraccia tutte con lo stesso vigore; la parolaccia non è bianca e non è nera e nemmeno rossiccia o gialla. La parolaccia è un'invocazione all'eternità dell'Eterno, se mai ci fosse; la parolaccia è un inno di gloria alla vita. Insomma io non potrei vivere se abolissero l'uso incondizionato della parolaccia.
Cucciolo
Anche io inveisco senza alcuna pietà contro chi guida male o contro chi guida e mi fa perdere tempo o pazienza. Credo che non ci sia un contesto migliore della propria auto per inventarsi maledizioni ed imprecazioni di ogni genere. Di solito faccio partire parole che non oso ripetere altrove per la loro crudezza e cattiveria.
EliminaNon è femminile dire parolacce. Nel senso che il senso comune non vorrebbe le donne sboccacciate o volgari. Ma poco mi interessa se sono arrabbiata o infastidita.
dire parolacce è assolutamente necessario, un pò come apostrofare al maschile :P
RispondiEliminaSorrido...
EliminaApostrofare il maschile è molto grave.
Proprio come scrivere "pò" con l'accento. Visto che ci siamo: si scrive po' (con l'apostrofo)!
Ora rido...
Sono membro onorario del club delle "parolacciare"
RispondiEliminaPerchè spesso un concetto, perchè sia espresso nella maniera ottimale, ne ha bisogno.
Una sorta di rafforzativo.
Per scommessa, qualche tempo fa, ho indetto la mia personale giornata da signorina perfettina, ovvero senza una sola parolaccia.
Un disastro dover pensare ogni volta a quello che devi dire, sapendo che non avrà mai la stessa valenza.
Chiaramente, ho perso la scommessa.
Troppa inutile fatica sprecata!
Oddio, immaginare di trascorrere una giornata intera senza dire neppure una parolaccia mi fa sentir male.
EliminaAvrei perso la scommessa anche io, se può consolarti.
Io sparolaccio decisamente oltremisura, forse per reazione al fatto che per anni a casa dei miei non si poteva dire neanche un "che palle!"... ;)
RispondiEliminaNeanche io dicevo parolacce in casa.
EliminaPoi però le ho sdoganate!
'zzo, anch'io! Ma è grave?
RispondiEliminaSpero di no, se no è un problema.
EliminaMi incoraggia sentirti dire che dici parolacce, perché le dico anche io e poi ti immagino più di carne e sangue e meno eterea. Dico parolacce anche quando si disconnette la linea internet ed una busta di plastica non si apre. Mi assale la sindrome di accanimento. Forse sono esaurito. Questo mondo mi ha cambiato. Vorrei tornare alle origini.
RispondiEliminaAnche io ti sento più vero e vivo se mi confermi che tu, come me e come molti, dici parolacce. Non so se tu sia esaurito, ma posso assicurarti che tutti gli imprevisti che capitano in una giornata inducono anche me a sputar fuori delle parolacce.
EliminaTornare alle origini non ti farebbe necessariamente migliore. Forse...
Mia madre non ha fatto altro che ripetermi che le parolacce non sono cose da donne. E io continuo!
RispondiEliminaL'hanno ripetuto milioni di volte anche a me.
EliminaMa non è servito a molto.
Ormai fanno parte del linguaggio, a prescindere dal sesso. Preferisco quelle dette in scioltezza e non in un accesso d'ira.
RispondiEliminamassimolegnani
E come sarebbero quelle dette in scioltezza?
EliminaSarebbero quelle colorate, pittoresche, dette in allegria e complicita' in una chiacchiarate tra amici/amiche, per esempio
RispondiEliminaAh... quelle da ridere, insomma.
EliminaPiacciono molto anche a me.
Soprattutto da complici, come dovrebbe essere il linguaggio, sboccato o meno
RispondiEliminaCiao
ml
Le parolacce vengono meglio tra amici.
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