26 giugno 2014

Hai la lingua, assaggia i miei mondi (*)

Gli occhi non bastano. E neppure le orecchie o i denti o i nervi o le dita. Le distanze si concedono sepolture di nomi e fatti. Fecondano promesse rimaste semi sterili nei propri baccelli, rimuovono gommosi rigurgiti di fiato. E non si assumono altre verità se non quelle sottaciute o consegnate al cielo. Apri la finestra dei miei terrori e fallo senza alcuna paura: non ho più voglia di giocolieri di sogni o funamboli incapaci. Il senso si torce tra i contorni nitidi delle mie ciglia o nei frammenti spezzati di un odore che è solo mio. Ho riposto non so dove la volontà e la sua forza. Basterebbe solo che mi trovassi.
(*)
[foto by eikoweb]

22 commenti:

  1. A volte col gusto si percepiscono cose che gli altri sensi non riescono neppure a sfiorare...

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  2. ergo, non solo dove il dente duole, batte la lingua...

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  3. Ho l'impressione che tu ti trovi nel mezzo di una bella crisi esistenziale. Ti stai domandando: ma io in questo mondo con questa mia vita che cavolo ci sto a fare? Ce lo chiediamo tutti, ma tu accidenti quanto sei complicata.
    Sepolture di nomi e fatti, semi sterili nei propri baccelli, gommosi rigurgiti di fiato, contorni nitidi delle tue ciglia.
    Basterebbe solo che mi trovassi, dici tu. Ecco appunto, ma fatti trovare anche da quelli ignorantelli come me, che fanno fatica a venirti dietro. Insomma parla un po' meno scorbutico.
    Cucciolo

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    1. Io sono sempre in fase "critica". Anche esistenzialmente "critica". Difficilmente sono quieta. Non mi domando mai "che cavolo ci sto a fare?" perché so che la risposta non esiste e perché devo pormi altre domande.
      Io mi faccio trovare da chi vuole farlo.
      Inoltre: parlo sempre come mi piace. C'è chi apprezza, chi no. Ma non è un mio problema.

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    2. Perfetto. Era il genere di risposta che mi aspettavo. D'altra parte lo ammetto ero stato col mio commento un tantino provocatorio, appunto.
      Ti trovo, ti trovo perché mi va di farlo.
      Ti sarai accorta che anche io parlo come mi pare e apprezzo chi lo fa. Per cui non esiste problema.
      Cucciolo

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    3. Ho riletto stamattina. Altro giorno, altra lettura. Ho imparato che non bisogna rispondere di impulso ai tuoi messaggi, ma ripensarci giova.In effetti non era incomprensibile. Da piccolo in casa avevamo due gatti, un maschio e una femmina. Litigavano spesso, ma poi stavano continuamente a leccarsi la pelliccia, soprattutto i musi.
      Mia madre mi diceva che così si conoscevano meglio. Bè sarebbe comico se due persone umane facessero lo stesso, ma il contatto fisico, almeno delle punte di due dita, funziona in modo egregio, almeno dalle mie parti. Per quel che riguarda l'odore -a prescindere dal sudore o sudaticcio- concordo: ognuno di noi ne ha uno proprio. Basta saperlo riconoscere.
      Cucciolo

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    4. Non sei il primo a dirmelo.
      A volte per capire ciò che scrivo serve ri-leggerlo una seconda volta.
      Nulla di strano.
      Nulla di male.

      I gatti, come tutti gli animali, si conoscono attraverso l'odore. In realtà lo facciamo anche noi umani (che animali siamo), ma non ce ne rendiamo conto.

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    5. Non sono il primo? Benissimo. Mai essere i primi, quasi mai si è compresi. E poi quando leggo un libro che mi piace, o soltanto un articolo, io spesso rileggo periodi interi quasi sillabando come fanno i mocciosi delle prime classi elementari, per gustarmi meglio quel che c'è scritto.
      Nulla di male, sicuro.
      Io mi ci diverto, e poi mi piace.

      I gatti, come tutti i felini, hanno quei lunghi baffi bianchi che sono come antenne. Sai che carino se anche dalle nostre narici uscissero fuori baffi colorati per meglio distinguere -e a distanza- gli odori in arrivo.
      Ti vedo prima che tu compaia da dietro l'angolo. Che bello.
      Cucciolo

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    6. No, non sei il primo. E non sarai neppure l'ultimo, immagino.
      Anche io ri-leggo tra me e me brani, paragrafi, poesie o pagine che mi colpiscono più di altre.

      I baffi dei gatti, detti anche vibrisse, sono strumenti sensoriale fondamentali per loro. Sarebbero utili anche a noi, certo!

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  4. il gusto senza l'olfatto non funziona ... è una commistione di più sensi ... mai uno solo, mai a settori. Uno per il tutto

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  5. Oh ecco. Ho un blog pur io, e come vedi ci passo molto spesso a controllare, non sono (più) abituato (mai stato troppo) ai commenti. Grazie (-:

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    1. Oh, prego, carissimo.
      Ai commenti ci si abitua, non temere.
      Ai miei un po' meno, forse. Vedremo...

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