2 maggio 2014

Cerco il genio

Cerco il genio. E per genio intendo un intelletto vivido e lussureggiante. L'estro di una mente che ribolle e non si acquieta, neppure dopo tempestose guerriglie dell'anima. E' questione di linguaggio. Quello che crea la fibra insolente della fascinazione. Una ricerca che non presuppone alcun genere e neppure entità a prescindere. Cerco il talento di chi mi sente sentire e non ha nessun bisogno di ribadirlo. Non è l'assecondare comodo di chi trova facile compiacimento, ma l'intersecarsi spinoso di chi ragiona percorrendo i circuiti sleali della coscienza. Cerco il genio e non è detto che non stia passando di qui.

[foto by monstror]

19 commenti:

  1. Cerchi un talento...non l'assecondare comodo...l'intersecarsi spinoso. Elimina il 70 % dei commenti che ti arrivano. Per i restanti fai una seconda feroce selezione: ogni 7-8 mesi passerà un genio e non ti lascerà alcun commento fidando nel tuo medesimo rarissimo intuito.

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    1. Perché mai dovrei eliminare il 70% dei commenti che arrivano?
      E perché dovrei selezionare i restanti?
      Sono qui per condividere e comunicare non per tagliare le parole di chi vuole parlarmi.

      Non so quale sia la tua idea di "genialità", ma temo non sia come la mia.

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    2. La tua idea l'hai espressa bene ( sei molto spesso chiara). Credevo altrettanto della mia; detta in altro modo se cerchi il genio ti ci vuoi accompagnare o ti basta vederlo sfiorare la tua vita?
      Il web e la blogosfera possiedono forti antidoti contro la genialità.

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    3. Cerco il genio senza pormi il problema se debba essere una presenza da sfiorare o tenermi accanto.
      Tra l'altro il web può riservare molte più sorprese di quanto si possa immaginare.
      E confido in questo infinito potenziale! E lo dico con la leggerezza che serve.

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    4. Sulla tua ultima affermazione concordo: lì trovi anche la risposta a proposito dell'esilio dal mondo che cercavi da me.

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    5. La morbosità quasi ossessiva con la quale affronti certi temi, sempre gli stessi mi pare, non denota particolare leggerezza.
      Ma forse sbaglio...

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    6. Hai scritto varie volte che un blog deve assolvere ad un proposito di comunicazione e scambio, se questi sono di buon livello culturale e letterario è meglio. Hai anche affermato nel tempo una tua etica personale nelle scelte e nel modo di regolare i contatti con gli altri blogger. Io ti apprezzo per questo ma devi capire che denunciare una situazione che è diventata conclamata e che viaggia spesso in direzione opposta alle tue convinzioni non è originata da morbosità ossessiva ma da un forte desiderio di rinascita. Infine io non scrivo solo di questi argomenti e tu lo sai bene, sulla leggerezza devo darti ragione ma nemmeno tu scherzi

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    7. Denunciare la situazione è legittimo, sia chiaro. La mia sensazione è che la tua (e quella di altri) sia piuttosto una crociata destinata a fallire fin dal principio. E qui entra in ballo la mia "leggerezza": non posso preoccuparmi più di tanto di ciò che accade nella blogosfera né di come scrivono in troppi, né di cosa pensano di farne della loro vita virtuale. Hai notato che, di tanto in tanto, mi scappa di parlare della condizione dei blog e dei blogger ma, a parte qualche invettiva ironica e qualche "rimprovero" sintattico, non me la prendo.

      "...io non scrivo solo di questi argomenti e tu lo sai bene". Onestamente non so come potrei saperlo. Ti conosco meglio di quanto io stessa sappia?

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    8. Euridice la tau aposizione è certamente più proficua e intelligente della mia ( non scherzo) e la tua leggerezza ti mette nella condizione di avere maggiori possibilità interlocutorie. Io non posso riuscirci... non riesco a cambiare e forse ho sempre scelto interlocutori inadatti o sono io inadatto.
      Quanto agli argomenti resto basito: pensavo tu avessi letto qualche cosa d'altro nei miei post in rete. Io ho letto circa in 70 % di quanto hai scritto qui in questi anni ma evidentemente la cosa non è reciproca. Poco male anche perchè io sto spesso ben oltre le 12 righe e non pretendo nulla. Ciao.

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    9. Oddio. Rasi?
      Ma no...
      Non avevi creato un blog definitivo?

      Non ci riesci proprio eh!
      Sorrido...

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  2. Forse questo non è periodo di geni. Cosa avrebbe combinato Leonardo a Milano se fosse vi fosse vissuto adesso?

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    1. Scusate l'inciampo di parole.

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    2. Non è di geni come Leonardo (che amo da sempre) che sto parlando.
      E un'altra forma di genio... ma capisco che non sia facile da comprendere.

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    1. il gilet ce l'ho ma mi mancano le scarpe a punta.

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    2. Ammiro il genio e ne sono attratta, ma non lo cerco perché sarebbe ben frustrante l'attesa con i rarissimi sussulti che posso aspettarmi. Mi attraggono il genio e il diverso, l'eccellenza, di ogni tipo, stimolano in me una sorta di competizione con la parte più deficiente di me.

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    3. In verità la mia non è una ricerca in senso letterale. E' più il desiderio di una sorpresa. L'incanto di un'epifania. L'eccellenza si fa sempre più rara. Ma riconosco e posso amare perdutamente chi riesce ad insegnarmi ciò che non so già.

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