Le prospettive sembrano assumere dimensioni che un tempo non avresti neppure tollerato pensare. Ma l'età e il tempo fanno anche giochi del genere. E ti ritrovi a sorvolare con una certa leggerezza su rilevanze che diventano magicamente dettagli, dimenticando quanto spessore avessero situazioni e persone che, ora, non pesano molto più di un respiro. E si va avanti sottraendo ed escludendo, con la consapevolezza di non avere particolari rimproveri da farsi. È stato ciò che è stato: tutto qui. Se questa è ciò che tanti chiamano vecchiaia, allora vuol dire che sto diventando vecchia. O forse solo un po' più saggia?
No. Ti sta venendo la sindrome della vecchiaia fuori dell'uscio. Reagisci e scacciala da lì o non ne verrai più fuori. Quando le cose che erano tanto importanti cominciano a sembrarti semplici dettagli, quando il ricordo di certe persone, che ti accompagnava costantemente per tutta la giornata, comincia a diventare saltuario, quando rimani per minuti lunghissimi a guardare il vuoto senza pensare a nulla, oppure la punta delle scarpe, o a limarti le unghie ogni mezzora, allora datti una svegliata, prenditi su e cerca qualcosa che ti impegni molto, moltissimo, magari un nuovo amore, così non invecchi. Chi ha un nuovo amore non invecchia mai.
RispondiEliminaGuarda che non è una sensazione negativa, anzi. Si tratta solo di percepire una consapevolezza diversa delle cose. Ciò che appariva tanto importante un tempo, oggi si ridimensiona fino quasi a sparire e ci si sente degli scemi per aver dato tanto peso a situazioni che in realtà non ne hanno. O non ne hanno più.
EliminaNon rimango a guardare il vuoto e non penso a nulla. Non ancora, almeno.
Il mio compagno, tra l'altro, non sarebbe molto d'accordo con la tua idea di avere un nuovo amore. Per carità, tutto può accadere. Anche che io abbia un nuovo amore. Ma questo può accadere anche a lui, a te e a chiunque pensi di vivere una relazione stabile.
Intendevo nuovo amore anche un rinverdimento di quello che già sta lì bello installato, ci mancherebbe. Un nuovo amore può capitare a chiunque, ma se il vecchio va bene e ancora tira perché cambiare?
EliminaLa vecchiaia che avanza non è una cosa negativa né positiva: è la vita.
Io però non ho mai condiviso la tendenza a considerare cose da poco quelle avvenute tanto tempo fa. Vivo il mio presente pensando già al mio futuro, ma non rinnego niuente del mio passato, forse perché non riesco a declassare come cose di secondo piano quelle cui davo così tanta importanza, e non sto parlando solamente di storie d'amore, ma anche di esperienze e di speranze.
A dire il vero sei tu che hai tirato dentro il discorso "amore". Nel mio post non era neppure contemplato. Parlavo di tutt'altro ma, si sa, ognuno legge il "suo" post anche quando a scriverlo è qualcun altro.
EliminaLa vecchiaia, se è veramente ciò di cui parlo, è la sensazione di averci capito qualcosa in più rispetto a prima. Un'altra consapevolezza di sé e del resto, per l'appunto. Niente di negativo, in questa accezione. Niente da rinnegare, niente da maledire.
Mi sa che le due cose vanno di pari passo, euri.
RispondiEliminaMi sa di sì, espe!
EliminaUn po' più vecchia = Un po' più saggia.
Avrete notato il mio blog così come io noterei e darei importanza ad un articolo di Sallusti.
RispondiEliminaMa grazie lo stesso: apprezzo il tentativo.
Vecchiaia e saggezza dovrebbero andare a braccetto se uno ha imparato qualcosa dal suo vivere. Ma non è detto che se uno è diventato saggio sia vecchio. Forse ha capito prima certe cose.
RispondiEliminaIl tuo ragionamento non è sbagliato, anzi.
EliminaPer quel che ho vissuto, però, temo che alcune cose si imparino solo quando si raggiunge una certa età e non prima.
Ovviamente c'è sempre chi impara prima e chi impara dopo. E chi non impara affatto!
Mi sei proprio piaciuta, tu e la tua risposta!
RispondiEliminaRido...
RispondiEliminaSono arrivati anche da me. Sono tra i sostenitori, pensa tu.
RispondiEliminadiciamo saggia... :-)
RispondiEliminaVolendo essere generosi!
EliminaSorrido...
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