Ho occhi antichi che conservano il tempo. Cerchi bruniti e fin troppo miopi che non si spiegano mai abbastanza. Discendono da una mente che non vuole autentica quiete ma si anima e si confonde con atomi imperituri, baldanzose scintille di eterno. Ho occhi antichi abituati a tramutare ombre, a leggere anche dove non ci sono pagine né altre parole. Occhi come cicatrici lasciate da ciò che non potrò mai essere. Piccole spine disseminate tra iride ed iride. Non scolorano e non vacillano. Diaframmi aperti tra il buio e il suo contrario. Non conservano troppi misteri e si aprono solo verso chi sa svelarli.
[foto by KalbiCamdan]
Non sono occhi ma antenne, fuori (per ora e speriamo ancora per tanto) da ogni senso conosciuto.
RispondiEliminaSì, funzionano proprio come antenne.
EliminaSimili a quelle delle lumache!
Oggi non c'ero. Di solito accendo di mattina presto e faccio un giro; tu sei la seconda. Ma da te vengo ansioso di apprendere qualcosa di nuovo, qualcosa che illumini il tunnel.
RispondiEliminaArriva sempre. Guarda per esempio questo tuo fantastico "Ho occhi antichi che conservano il tempo".
Fabelhaft!
Ci si potrebbe fermare qui ed essere sazi per oggi.
E per domani.
Sei sempre nuova.
Grazie, Vincenzo.
EliminaSo che gongolare non è particolarmente dignitoso, ma ricevere certi complimenti fa piacere.
Euri, ma quanno se deve gongolà se gongola!
EliminaRido!
EliminaBeh, finché son' gli occhi ad essere antichi ed il resto si conserva ancora bene, perché no?
RispondiEliminaEh... inizia a cedere anche quello. Vista l'età!
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