11 febbraio 2013

Un pappagallo al Gianicolo

Saliamo al Gianicolo. Soffia un gran vento ma c'è quel sole che rincuora e porta l'odore della buona stagione. Su, lungo i gradini infiniti della scala di Sant'Onofrio. Noi e due piccole donne straniere che parlano troppo in fretta. Si va con il fiato un po' corto ma, ti dico, sono di montagna io. La famosa passeggiata ha inizio. Sfioriamo la quercia del Tasso, uno scheletro impalato al ferro. E poi ancora più in là, ai piedi di quel Garibaldi bruno e fiero che fece l'Italia. Bimbi in maschera, coriandoli e altro vento. Aspettiamo il cannone, come tutti. Ma c'è un volo d'ali verdi che non sembra vero: un pappagallo si muove tra i rami!

[foto by mia_euridice]

13 commenti:

  1. uno solo?
    se guardi meglio chissà quanti ne vedi.
    siamo invasi e in alcune città suscitano anche qualche preoccupazione per via che non hanno antagonisti.
    so tutto sui volatili verdi, genova è detta la capitale dei parrocchetti:)

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    1. Al momento ne ho visto uno solo. Per il resto, a Roma, si vedono solo migliaia di gabbiani e di piccioni. Probabilmente devo guardare meglio in giro...

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  2. Appena ho letto il titolo ho creduto che al Gianicolo ci fosse stato un comizio di Beppe Grillo. Era proprio un pappagallino tutto verde, sono così carini, che male fanno? Noi mettiamo sul nostro balcone mangime per gli uccellini. Si tratta di semi di girasole, di cui sono ghiotti, e di palle grosse come biglie di biliardo con semini multicolore di vitamine. Durissimi, ma sti passeretti hanno un becco come una perforatrice, due giorni e fine delle palle.
    Se vai in negozio a comperarle ne trovi anche per i pappagalli: sono diverse, non si tratta di palle ma di alberi di natale rovesciati, coloratissimi. Ho chiesto perché e la commessa mi ha spiegato che i pappagalli mangiano anche con gli occhi -come noi cristiani- e se non vedono i colori a josa nemmeno si avvicinano.
    Come certi politici nostrani, tali e quali.

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    1. E che c'entra Grillo con il pappagallo?
      No, non c'era Grillo. Però c'erano i burattini. Con Pulcinella che ha preso, come al solito, un sacco di botte tra le risate dei bambini (e anche le mie!)

      Di solito, in inverno, qui (dove vivo: Abruzzo) gli uccellini hanno qualche difficoltà. Anche io do loro qualcosa ma, fino ad oggi, non mi è mai capitato di veder volare un pappagallo nei miei boschi e tra i rami degli alberi che conosco. Forse perché qui certi animali non sopravviverebbero: fa troppo freddo per loro. Come ora, ad esempio, che nevica senza ritegno!

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    2. Qui d'inverno fa un freddo boia. Oggi siamo a meno cinque a quest'ora, stanotte come minimo eravamo a meno nove. Mi chiedo, ma dove vanno a dormire sti passeretti, così minuscoli, visto che quasi tutti gli alberi sono scheletri privi di fogliame? Eppure sopravvivono e svolazzano tutto il giorno cercando qualcosa da mangiare. Qui tutti comprano questi sacchetti di retine gialle contenenti ognuna una di queste palle di semi pressati artificiali con vitamine e minerali vari (sta scritto nella busta che li contiene), sostanze fondamentali per farli sopravvivere. E poi gran semi di girasole, messi in contenitori da cui escono un po per volta. L'amore per gli animali è la cosa più bella che c'è in Germania. Qui non esistono cani randagi, né cani abbandonati in autostrada, tanto meno in un cassonetto della spazzatura infilato dentro un sacco di plastica come quel povero coker non mi ricordo dove, che ci hanno mostrato in TV.
      Lo hanno chiamato Boh. Nome giusto per un cane spazzatura.

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    3. Anche qui le temperature vanno giù di parecchio in questo periodo. Ieri sera, verso le 20, eravamo a -4. Ora intorno allo zero. Gli uccellini possono sempre torvare rifugio tra i rami dei sempreverdi oppure in qualche luogo protetto e non troppo vicino agli umani.
      Stamattina ho notato che un merlo si è avvicinato a mangiare le briciole che ho lasciato sul davanzale del balcone.

      Non mi sembra di aver mai visto palle di semi come quelle di cui parli. Forse da me non sono ancora arrivate.
      Qui i randagi ci sono eccome. Cani e gatti. Stamattina ho visto almeno tre cagnoloni che razzolavano nella neve.

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  3. Mio marito esperto d'uccelli sostiene che d'inverno i volatili hanno bisogno di grassi, quindi le briciole di pane non sono sufficienti.
    Quando poi nevica per loro diventa una tragedia trovare il cibo.
    In questi giorni questioniamo perchè sta riempiendo la mangiatoia con il MIO panettone "tre marie" ...
    Tutte le mattine una fetta a lui e una agli uccelli, ma io dico, gli uccelli mica guardano la marca del panettone, non ne puoi comprare uno scamuzzo per loro?
    Stamattina nevicava di brutto, G. si è dimenticato di rifornire la casettina e mio figlio ha riferito che c'è stato un andirivieni di uccellini affamati per tutto il giorno ... uno ha perfino picchiato sui vetri, secondo me chiamava il loro protettore!

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    1. Tuo marito mi sembra San Francesco. E a me Francesco è particolarmente simpatico...

      In effetti il panettore "Tre Marie" è un po' sprecato.
      Una domanda: ma hai ancora panettoni in giro per casa? Guarda che tra poco è Pasqua!

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    2. Ma no! Silvia i panettoni li trova appesi ai paletti che striscia facendo marcia indietro e bocciando sistematicamente. In fondo è come un piccolo risarcimento: io te do una botta a te e tu un panettone a me.!!!
      Poi li porta al San Francesco casalingo, e fa del bene agli uccelli. Boccia Silvia, boccia, ci sono così tanti uccellini affamati in giro.
      Ciao Euri.

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    3. Magari fosse così!
      Sono sicura che nemmeno un panettone in regalo può risarcirla dei piccoli incidenti che le capitano con la sua macchina.

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  4. Descritto così, in mezzo alla natura, mi ricorda l'opera musicale "Il carnevale degli animali" di Camille Saint-Saens. Una festa di silenzi o richiami leggeri come quelli di un bosco nelle fiabe di Andersen.
    Che bella poesia la tua. Ogni tanto faccio uso di qualche tua parola che non mi esce dalla testa. Recensendo Madame Bovary, bellissimo capolavoro, m'è venuta in mente una tua frase "versi assaporati e versi scritti".
    Un abbraccio

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  5. A me hanno detto che agli uccelli non vanno date briciole di merendine o panettoni perché provocano loro diarrea. Mah!
    Piacevolissimo leggere questi tuoi post, complimenti.

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