Pettegoli. Gli uomini come le donne: differenze di genere non ce ne sono. Spettatori occhiuti, segugi malandati e perversi. Annusano l'aria cercando l'oscenità del momento, attratti da ciò che fa ribrezzo o solo troppa pena. E gli sciacalli del piccolissimo schermo sono lì, con fili di saliva a bagnare i piedi, per nutrire le belve fameliche attraverso frasi patetiche e cortocircuiti di paranoie e castelli in aria. L'importante è riempire le fauci e placare l'assillo di chi pretende di infilarsi sotto la pelle di chi non dice o non può reagire. Come nugoli di mosche monotone e cocciute che si appoggiano beate sull'immondizia che passa il convento gonfiandosi di eccessi e vacuità.
[foto by damselflyArt]
(*) E. Cioran
ah ecco, volevo ben dire!
RispondiEliminaero certa di conoscere la citazione, che mi permetto di rendere per esteso:)
"Che lo vogliamo o no, siamo tutti psicoanalisti, amanti dei misteri del cuore e della mutanda, palombari degli orrori"
sai com'è, la storia della pietra, ecc ecc
beh, che io ricordi nessuno me lo ha mai rimproverato (anche perchè parlo più spesso con i defunti che con i vivi), ma certamente ho "peccato" anch'io.
di sicuro ho accusato parecchi di averlo fatto, ma tanto che parlo a fare?
hai presente un sasso in una palude? ecco: pluf!
E si conclude con "Guai allo spirito dagli abissi chiari!". Che è la summa, direi.
EliminaCon le dovute differenze.
Cioran è il mio elisir di sopravvivenza. Amo la sua scrittura.
RispondiEliminaSopravvivere con Cioran sembra quasi un paradosso.
EliminaDivertente...
Squartamento, Il funesto demiurgo e La caduta nel tempo. Se non li hai letti, leggili. "Siamo tutti in fondo a un inferno, dove ogni attimo è un miracolo". Se questa non è sopravvivenza, se Cioran non è vitalità cosa lo è? Avrei mille esempi da citare a memoria.. ogni sera leggo qualcosa di suo, da almeno 10 anni. Un po posso dire di conoscerlo. Buona giornata
EliminaIl funesto demiurgo e L'inconveniente di essere nati li ho letti.
EliminaA dire il vero la mia voleva essere solo una battuta. Cioran, molto più di altri, riesce a trasmettere il senso della vita e della morte.
E chi è adesso Cioran? O mamma, quanto sono ignorante!! Mi documento all'istante.
RispondiEliminaFai bene, Primo.
EliminaEcco qualche link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Emil_Cioran
http://www.rodoni.ch/busoni/cioran/cioran.html
http://www.emiliosanfilippo.it/?page_id=458
Quanto odio anche quei conduttori che si leccano i baffi e si strofinano le mani come per dire: guai, tragedie, scendete dal cielo che avrò più contenuti per portare avanti la mia trasmissione e assicurarle ascolti e longevità". Odio quarto grado che sta a parlare del rossetto che utilizzava una morta o l'altra...e poi tanti altri, ma l'elenco è lungo, tristemente lungo...purtroppo.
RispondiEliminaLoro fanno solo ciò che sanno che verrà seguito.
EliminaColtivano l'altrui morbosità. Sono gli spettatori a farmi più orrore.
La blogosfera è un palcoscenico ideale per questo genere di rappresentazioni: non ha la visibilità degli altri media ma possiede l'anonimato, non c'è l'immagine visiva ma le parole fanno spesso più danno.
RispondiEliminaPiccolo appunto, anzi notazione: Il buon vecchio e tremolante Emil non ti pare più cupo, introverso e indigeribile di Schopenhauer? Scusa ma quella cosa mi è rimasta aggrappata addosso lo so e solo al pensiero che Sara se ne sciroppa una dose ogni sera da 10 anni mi lascia basito.
Non solo la blogosfera ma Internet in generale, al pari di ogni strumento di comunicazione di massa, può divenire un palcoscenico ideale per certi contenuti.
EliminaD'altro canto la morbosità e la curiosità di alcuni soggetti può trovare nutrimento in decine di modalità diverse.
Schopenhauer e Cioran? Credo che abbiano qualche elemento in comune.
Forse pensi troppo al buon Schopenhauer, lascia stare. Voleva essere una battuta, la mia.