Non chi legge il post né il suo titolo, sarebbe fin troppo banale. Dico: scemo chi legge, in generale. Scemo chi si aggiorna ogni giorno senza spalmarsi necessariamente la faccia sulla TV. Scemo chi cerca di farsi un'idea di come sgranano certi ingranaggi e di come non ingraneranno mai. Scemo chi vuole conservare memoria oppure sa di essere un caso a parte. Scemo chi adopera la propria testa e tutto quello che ha imparato a contenere. Scemo chi si prende una laurea e continua a pretendere di sapere sperimentando ogni giorno. Scemo chi vuole tempo per fermarsi a pensare e chi sa leggere tra le righe e un sorriso. Perché sorridi vero?
[foto by gianlucaturco]
Volevo essere scemo anch'io, ma non è possibile: niente laurea. (Però a pensarci bene un po' scemo lo sono).
RispondiEliminaIo toglierei quel "po'"...
RispondiEliminae certo che rido....perchè? mi debbo mettere a piangere?:)))))
RispondiEliminaNemmeno per sogno. Ci mancherebbe...
RispondiEliminaAh quanto mi sento scema.. ma non del tutto, perchè la perfezione non esiste :))
RispondiEliminaSorrido. Neanche in questo caso c'è la perfezione assoluta, per fortuna!
RispondiEliminanon mi sento mai abbastanza scemo, devo applicarmi di più, ma penso di essere sulla buona strada, me lo dice il sorriso che fa capolino sulle mie labbra!
RispondiEliminaNon lo si è mai abbastanza. Scemi, intendo. E scemi in questo senso, soprattutto.
RispondiEliminaL'elenco è vasto.Non c'è scampo:sono uno scemo! Ma va bene così.
RispondiEliminaT'abbraccio e ti auguro tante belle cose per il nuovo anno.Tante stupende parole da scrivere e libri da leggere.Il regalo specialo lo meriti tu visto che,ogni giorno, regali a noi un po' di te che abiti nei tuoi meravigliosi versi.
Speciale*
RispondiEliminaIl tuo augurio per il nuovo anno è sensatissimo. Anche io ti auguro di continuare a leggere tantissimo e di trovare (e proporci) milioni di splendide parole.
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