Se ne stava lì, sul muretto incrostato di sassi a non guardarmi affatto. Aveva l'espressione apatica di uno sfidante senza armi. Indifferente, inviolabile. Non mi rimaneva che restarmene ad una distanza sufficiente a detenere silenzio. Hanno inventato i gradini per sottolineare le differenze, penso. E ci teneva a mantenere immutato lo squilibrio di un alto, il suo, contro un basso, il mio. Improbabile un contatto, impossibile un apprezzamento. Certe figure sono state generate per non essere scalfite e non concedere empatie. Diffidenti. Un dettaglio, però, l'ho notato: aveva uno sguardo impalpabile. E questo bastava a rintracciare la bellezza di una sfinge.
[foto by mia_euridice]
che bellissima descrizione della felina saggezza e alterità!
RispondiEliminaviva, sempre viva i gatti;)
Io li adoro.
RispondiEliminaIn verità mi piacciono un po' tutti gli animali.
i gatti a volte sembrano mantenere le distanze........belli.
RispondiEliminase ne stanno in disparte, quasi noncuranti
RispondiEliminae quando si avvicinano e si strusciano lo fanno solo per chiedere qualcosa
ma mi piacciono...in fondo, mi piacciono
@ mpt: i gatti, soprattutto i randagi, mantengono le distanze.
RispondiElimina@ Agnese: non è vero che si avvicinano solo quando vogliono qualcosa. Vengono descritti come egoisti ed opportunisti, ma non è del tutto vero. Sono anche così, ma non solo così.
RispondiEliminaM'inchino alla bellezza libera, diffidente e altera dei gatti sconosciuti, mentre mi godo la dolcezza fiduciosa (e riservata solo a me) del mio conosciuto Isidoro... :)
RispondiEliminaMa, invece di un gatto, come animale domestico non sarebbe meglio un bel coccodrillo?
RispondiEliminaNon rompe le scatole nella stagione degli amori, miagolando furiosamente alle tre di notte.
Non spela per tutta la casa.
E, alla fine di tutto, ci vien fuori pure una bella borsa (e pure una cintura)..:-)
@ Zio: Isidoro dev'essere uno schianto di gatto. Ed ha pure un nome famoso. Ah be'...
RispondiElimina@ Pachino: gli oggetti in coccodrillo mi hanno sempre fatto schifo. Non mi sforzo di trovare una parola migliore perché schifo è più che calzante.
RispondiEliminaIn ogni caso, l'idea di un coccodrillo per amico non è malissimo. Il problema è che dalle mie parti fa troppo freddo, non ce la farebbe.
Voi credete che quelle nel post fossero considerazioni di Euridice?
RispondiEliminaErrore! Era il punto di vista del gatto. (io vi ho avvertiti :-)
Basilico
Anche Arturo si allena sempre a mettersi nella posizione della Sfinge.
RispondiElimina@ Basilico: dovevi proprio spifferarlo ai quattro venti? Bell'amico!
RispondiElimina@ je_est: ho pensato anche ad Arturo mentre scrivevo. E mi aspettavo una tua considerazione in merito.
RispondiEliminatutti i miei gatti sono stati così, ma forse lo erano solo perché miei :)))
RispondiEliminaDici che somigliavano a te?
RispondiEliminaSorrido...
sì :)
RispondiEliminaDa qualche giorno un paio di gattini neri si aggirano intorno a casa mia, sono vivacissimi ed affettuosi, altro che sfingi. La Sfinge è un prodotto dell'anaffettività, sembra irraggiungibile ma la sua è solo impossibilità ad essere umana.
RispondiEliminaE quindi che ci frega delle sfingi?
@ Agnese: sorrido. Tutto torna!
RispondiElimina@ ruhevoll: i cuccioli sono molto più curiosi e ingenui dei gatti grandi. Aspetta che crescano e poi mi dirai delle sfingi.
RispondiEliminaStupendi.
RispondiEliminale.chat
E sì!
RispondiEliminaHo anche altre due o tre foto... ti piacerebbero questi randagiotti!