No, il blog non è obbligatorio. E nemmeno è obbligatorio scrivere. Però sembra si divertano in molti. Ci divertiamo no? Anche quando non c'è niente da dire, anche quando si potrebbe tacere. Opere, parole e turbamenti. Perché ci piace essere qualcuno o una miniatura di qualcuno che qualcuno riconosce. Perché ci fa piacere tentare un'impercettibile fuga dal non essere che noi stessi. Perché il blog non serve meravigliosamente a nulla e proprio per questo ci sembra essenziale. Perché chi legge nutre chi scrive e se ne nutre a sua volta. Un circuito che trovo geniale e di cui sono una parte irrilevante ma sempre estesiata.
[foto by popoks]
vorrei averne un idea precisa come sembra quella tua, ma sono in bilico.
RispondiEliminafinchè avevo un progetto, mi sembrava avesse senso.
ora non lo so più, ma credo che anche questi alti e bassi facciano parte del discorso blog.
diciamo che la partenza ha condizionato il proseguo e non so ancora come raddrizzarlo:))
Io mi ci diverto, altrimenti farei qualcos'altro, nel mio prezioso tempo libero. Talvolta mi annoio, altre mi devo trattenere dal postare tre volte al giorno, ma ormai mi capita sempre più raramente. Ci sono giorni in cui provo nostalgia per momenti fortunati, come l'epoca d'oro di S_carogne, o quando avevo più tempo e amici, e sul mio blog c'era uno scambio di commenti vivo e pulsante.
RispondiEliminaConcordo
RispondiEliminami rende curiosa, felice, timorosa
varcare questo fantastico spazio dove trovare anime affini.
Non è obbligatorio neanche respirare, a ben vedere... :D
RispondiEliminaMa per me scrittura e ossigeno pari son... (e qualcosa mi dice che lo stesso vale, più o meno, anche per te...)
Ciao carissima!
Io lo adoro perchè mi da modo di esprimere la mia parte delirante, i concetti astrusi e di scaricare i momenti di tensione...
RispondiEliminaNessun obbligo ma sicuramente un bel modo per esprimersi e leggere l'espressioni degli altri.
esattamente ciò che ho detto anch'io in diverse salse, solo che tu lo hai scritto decisamente meglio :)
RispondiElimina@ teti: vuol dire che hai creato un blog perché avevi un progetto che non fosse solo quello di voler scrivere e basta?
RispondiEliminaMa dai...
Per quanto mi riguarda, scrivere è un'urgenza, un dilagare a cui non so porre rimedio. Non ho mai pensato al blog come a un progetto. Ma io sono un po' svagata...
@ espe: so benissimo che ti diverti. Leggendoti traspare perfettamente!
RispondiEliminaIl blog va sempre un po' a flussi e de-flussi. Basta non prendere la cosa troppo sul serio. Almeno credo.
@ ala: sì, qui ci sono un sacco di persone interessanti e stimolanti. Per fortuna.
RispondiEliminaPotresti creare un blog anche tu. Ci hai mai pensato?
@ Zio: respirare non è obbligatorio, è involontario e indispensabile... proprio come scrivere (per noi).
RispondiEliminaCiao carissimo!
@ Amore: sicuramente il blog è una scatola in cui riversiamo una marea di nevrosi, paure, tensioni, entusiasmi che, probabilmente, nella realtà resterebbero nascosti o silenti. Qui trovano spazio e sana condivisione.
RispondiElimina@ Agnese: non sapevo avessimo un post simile. Devo venire a leggere...
RispondiEliminaè un piacevole divertimento e io a volte mi diverto,, altre mi arrabbio...insomma è vita! a propposito di vita ieri libero mi ha detto che era il tuo compleanno...è vero? auguroni cara!! smack! e tiratina d'orecchi:)))
RispondiEliminaNo, non è vero. Ho postato un data fittizia per farli contenti. Ma grazie lo stesso degli auguri!
RispondiEliminaProprio vero. Non è obbligatorio e per questo ci si può permettere di esserci o non esserci, ma poi l'affetto passa e la voglia delle parole che si srotolano a volte meglio di altre. È un gran piacere scrivere, sì. E aver modo di confrontarsi con qualcuno su questo. Buona serata!
RispondiEliminaIntanto buona giornata a te, Pab.
RispondiEliminaIl piacere di scrivere e di farlo in estrema libertà è la parte più interessante dell'avere un blog. Ovviamente poi, se a questo si aggiunge anche il fascino della condivisione e dello scambio di idee e sensazioni con persone affini, la bellezza supera la reale utilità del tutto.
non un post. qui e lì ho scritto del mio rapporto col web :)
RispondiEliminasì, il progetto era studiare le dinamiche dei gruppi nelle community e verificare la possibilità di aggregare più soggetti tra i più ritrosi (misantropi, eclettici, cinici, alieni) per costituire una rete di amicizie che dal virtuale passassero al reale attraverso la proposta di argomenti e spunti e modalità di scambio e di gioco.
RispondiEliminaRespirare è la necessità che ci permette di vivere per scrivere, come lo scrivere è la necessità che ci permette di arrivare agli altri e raccontare di noi stessi. Io boccheggio spesso in tutto questo,rantolante. I veri blog sono quelli che,leggendone il contenuto, ti danno respiri di una bella scrittura fresca e limpida,senza singhiozzi nè macchie.Come questo che,per me,resta l'emblema del blog/diario perfetto.
RispondiElimina@ Agnese: ah, ecco. Avevo capito male, scusami.
RispondiElimina@ teti: e come procede il progetto? Mi sembra di capire, anche per via del commento precedente, che sei un po' delusa. O sbaglio?
RispondiElimina@ Veil: sai, ognuno legge ciò che vuole leggere interpretando a modo proprio quello che un'altra persona ha scritto.
RispondiEliminaPer te il blog è scrittura fresca e limpita per altri è un mucchio di frasi già sentite, per altri un'accozzaglia di video musicali, per altri ancora una sequela di barzellette.
Hai perfettamente ragione! Il "blob" invece mi serve assolutamente. Senza, non accenderei mai la TV. (wu)
RispondiEliminaTu che vedi Blob?
RispondiEliminaChi l'avrebbe mai detto...
uhmmm, come procede?
RispondiEliminabeh, io l'ho impostato, ora va da solo o sta fermo, comunque ha un moto proprio.
mi limito a osservare.
anche perchè sono consapevole di non essere così attrattiva da fare da guida o faro nella notte.
per anni e anni ho lavorato alle stat up, ci sono portata.
è che mi stufo presto.
e di solito ci vogliono un paio di anni prima che qualcuno consideri sensato quello che per me era due anni prima un dato di fatto.
per dirla astrologicamente sono l'incarnazione più rappresentativa di un aquario ascendente sagittario: eclettica, mobile e con un piede nel futuro (apocalittico:).
comunque a più di tanto non si può arrivare nell'analisi dei comportamenti, ogni piattaforma ha le sue regole, ed è stato interessante osservare come si muovano i flussi migratori e quelli relativi alle contaminazioni. insomma tutto dipende da cosa si intende approfondire. io ho da sempre determinati interessi e ho voluto verificare se allargando le relazioni potevo mutare la mia condizione autoemarginante.
ovviamente la risposta è no.
applicando alla rete lo stesso modulo comportamentale che utilizzo nella vita, il risultato non cambia.
ed è per questo che al momento sto rivalutando l'opportunità di una permanenza sul web e, soprattutto dove e in che modo porla o pormi.
i paralleli restano perchè son di tutti coloro hanno aderito e io sono al pari degli altri, momentaneamente invece non so. vedremo:)
Non sapevo che la tua presenza in Rete fosse una sorta di esperimento sociale.
RispondiEliminaHo sempre pensato che Internet e le sue comunità siano l'esatta proiezione delle comunità umane tradizionali. Né più né meno. Per questo non mi aspetto nulla né qui né fuori da qui, d'altro canto gli esseri umani sono come sono ed io non mi fido granché, come sai.
A te la scelta di determinare il destino delle tue creature, ci mancherebbe!