Il cursore pulsa e chiede. Potrebbe arrivare di tutto, potrei arrivare ovunque. Godere della magia del foglio bianco, dargli la vita che desidero, gonfiarlo di virgole e accenti, farlo risuonare di motivi e sensi. Un nulla che si apre fertile, un potenziale che si schiude all'ennesima potenza. Scrigno in attesa di essere colmato, deserto da attraversare in volo. Traccio percorsi di inchiostro e pixel, quelli che forse non servono e non devono servire. Trovo sempre accoglienza in questa distesa uguale a se stessa e uguale per tutti. Un pianeta liscio ed infinito nel quale mi addentro con devozione.
[foto by Amelia-Madeleine]
(*) Alda Merini
C'è chi ha più paura di un foglio bianco, che del Diavolo.
RispondiEliminaL'Horror Vacui può essere micidiale....:-)
Tu scrivi anche sulla carta? Io ho perso l'abitudine per colpa della tastiera del computer è più pratico. Scrivere, però, sui classici fogli con una penna o una matita è un gesto molto intimo che porta la nostalgia di un tempo. La scrittura a penna è una sorta di sismografo della nostra anima se si crede alla grafologia.
RispondiElimina@ Pachino: il foglio bianco può incutere timore ed imbarazzo. Non è anormale.
RispondiElimina@ Veil: scrivo sulla carta molto, molto, molto raramente. Solo per qualche brevissima nota e solo quando non ho a portata di mano il mio PC.
RispondiEliminaIl foglio bianco può rappresentare un approdo quando si è alla deriva.
RispondiEliminaStravinskij diceva di aver paura dell'indefinita libertà compositiva insita in un foglio bianco. Non diceva proprio così, ho adattato io le sue parole, ma il senso era questo. Lui cercava dei limiti, dei paletti, un contorno entro il quale muoversi. A pensarci bene anche quello di un A4 è un bel recinto no?
RispondiEliminaciao, ti ho aggiunta nell'elenco dei blog che seguo. se ti va di fare lo stesso l'indirizzo è questo:
RispondiEliminahttp://letteraturaecinema.blogspot.com/
ciao e complimenti per il blog
Mi mancava tanto commentare qui con il mio avatar...grazie a te e a firefox ora riesco di nuovo a vederlo.
RispondiElimina@ Fiore: molto dipende dallo stato d'animo. Per me scrivere è spesso un modo per parlare e per parlarmi come mai riuscirei in altro modo.
RispondiElimina@ ruhevoll: il foglio bianco può far paura, hai ragione. Ma un A4 rappresenta di sicuro un recinto nel quale muoversi con un certo agio.
RispondiElimina@ Luigi: sto già seguendo il tuo blog. Probabilmente sei giunto fin qui proprio per questo!
RispondiElimina@ Veil: diciamo che è soprattutto grazie a Firefox, io non c'entro niente!
RispondiEliminasi ma io dicevo nella sezione Gurda, Guarda. infatti sono giunto qui in quel modo.
RispondiEliminaciao ciao
Probabilmente ci sarai quando scriverai un nuovo post.
RispondiEliminaMa sei qui solo per farti pubblicità?
LEggo le tue parole e non posso cmmentarle.....però nel caso fosse possibile penso che il foglio bianco abbia un fascino particolare per le potenzialità che offre......
RispondiEliminaHo un rapporto strano con i "fogli bianchi". Per questo scrivo ovunque capita. Persino sulle mani. xxx.
RispondiElimina@ mpt: a quanto pare sei riuscita a commentare, stavolta. Chissà che i problemi di incompatibilità con IE siano stati finalmente risolti...
RispondiEliminaIn merito al foglio bianco: condivido il tuo pensiero.
@ Emma: sulle mani? Interessante. E strano... ma ti si addice.
RispondiEliminano mia ho approfittato anche per guardare il blog che trovo molto bello. complimenti.
RispondiEliminaUna leccata di adulazione non fa mai male, no?!
RispondiEliminaSì, su di un foglio bianco si può andare ovunque, come sul tappeto volante di Aladino. Un foglio bianco ascolta tutto quello che hai da dirgli e a volte porta anche risposte inaspettate. Crea mondi e ne distrugge secondo il nostro desiderio.
RispondiEliminaCon un foglio bianco ci si può fare qualunque cosa, persino…
http://www.youtube.com/watch?v=Bx8WMlkkC2I&feature=related
…evitando preferibilmente le grammature oltre la velina.
Basilico
Totò!
RispondiEliminaQuesta scena mi è sempre piaciuta da morire...