La crisi economica. Le borse che affogano. I tagli di cui non si può fare a meno. I sacrifici che non ci faranno santi. Le riunioni di ferragosto. Le manovre in anticipo. Più tasse per tutti. I politici che non cedono. I sindacati che ululano. I deliri forsennati di Bossi. Il momento è delicato. Il lavoro (!) sarà più flessibile. Stop alle vendite allo scoperto. La Merkel e Sarkozy. Ma anche Cameron e Obama. Cancellate tutte le province. Il menù dei Senatori. Il federalismo non si può fare. La benzina che aumenta. Presto terremoto per le pensioni. I beni rifugio e i titoli immondizia.
Io sono esausta. E voi?
Io sono esausta. E voi?
[foto by navidoutlaw]
io sono indecisa , se insieme ad esausta essere anche un pò disperata.....:))
RispondiEliminaSolo disperata?
RispondiEliminaMa l'hai notato il pinguino lì su?
mi sono attenuta a ben più positive sensazioni....:)
RispondiEliminaHo capito: sei un'inguaribile ottimista.
RispondiEliminaesausto, sì, ma anche nauseato. Ritagliarsi angoli di certezze sulla bellezza degli esseri umani sembra sempre più un lavoro di origami se si sta a sentire ciò che vogliono farci sentire, a guardare e vedere quello che tutti i personaggi che hai elencato vogliono farci guardare e vedere. Ma per fortuna guardo negli occhi tante persone stupende ed il loro sguardo non è affatto falso, tantomeno rassegnato o addormentato.
RispondiEliminaIo più che esausta sono incazzata nera e sempre più sull'orlo del gesto folle.
RispondiElimina@ ruhevoll: sì, siamo nauseati. Siamo tutti nelle stesse condizioni anche perché sappiamo che comunque non basterà, non basterà mai perché quello che fanno non scalfisce nemmeno un po' certe strutture e certi meccanismi.
RispondiEliminaMolta gente non ha nessuna intenzione di rassegnarsi però dobbiamo ammettere che i mezzi per spezzare questo andazzo sono pochissimi e spesso inefficaci.
@ espe: se vuoi, ti do volentieri una mano. Soprattutto nell'organizzazione del gesto folle.
RispondiEliminami unisco a te ed espe che saluto!
RispondiEliminaBene, teti... saremo in tanti.
RispondiEliminaMa ‘nfatti, Euridi’, pure io nun ce sto a capi’ più gniente! Pilates “sì” o pilates “no”? Più lompo nelle tartine o è mejo senza? So’ probblemi grossi, eh!?!
RispondiEliminaPe’ nun parla’ della lista pe’ rilascia’ le dichiarazioni: ‘na mattina è “sì” e la mattina dopo è “no”, nun se po’ lavora’ così! Prima, almeno, c’era ‘na coerenza, nell’incoerenza!
Pecazz.