Certi amori si decompongono fino alla malattia. Servi di una mente devastata e cieca. I peggiori, amica mia. "L'avessi capito prima", mi dici. Sopportare la morbosità di una cantilena guasta di gesti e parole che non vuoi più sentire ti rende una piccola eroina ai miei occhi. Non è amore quello, non lo è mai stato. E' solo nevrosi, detestabile, cocciuta ed oscena. Speri che si stanchi ma ho il terrore che il suo squilibrio non regga alla tua indifferenza.
[foto by AForAdultery]
Per fortuna c'è una legge,ora,per lo stalking.Per un breve periodo anche mia sorella è stata vittima di una mente che non accettava la sua indifferenza,la sua non corrispondenza di un amore che tale non era mai stato!Scrivi sempre meravigliosamente.
RispondiEliminaPS Uh Euridice,sai ti ho vista?Su Lankelot,che emozione,finalmente ho visto il volto della Dea della Scrittura.Io verrò qui solo per te,solo per leggere i tuoi post,ma il mio blog,qui,non lo continuero' piu'...non ho lettori,mi sento solo come in un mare buio e vasto,non sono facilmente adattabile ai cambiamenti,un difetto,lo so!Un abbraccio dolcissimo amica mia.
Non conosco i pregressi di questa storia, quindi ciò che dico è da prendere con le molle.
RispondiEliminaNon voglio giustificare nessuno, ma conosco il dolore che certe volte porta una storia che si chiude e so quanto sia difficile da gestire. Il fatto è che la sofferenza chiude tutti i canali e nonostante la ragione dia delle risposte, il sentire non è in grado di farle proprie. A volte è solo una questione di tempo, di metabolismo; altre, il tempo non basta, e se non si riceve (accetta) aiuto "dall'esterno" si scivola facilmente nell'ossessione.
Spero per la tua amica che non sia questo il caso.
Basilico
@ Veil: ma come devo fare con te? Mi metti in un disagio pazzesco: "Dea della Scrittura"? Mamma mia! E' evidente che non hai letto moltissimo in vita tua, Veiluccio caro...
RispondiEliminaIn merito al post: la mia amica ha preferito non sporgere denuncia (almeno per ora) perché teme che lui possa diventare ancora più petulante e pericoloso. Io spero con tutto il cuore che questo tizio la lasci perdere in fretta. Ma è passato quasi un mese ed è solo passato a tormentare tutti i conoscenti di lei. Per fortuna io non l'ho mai conosciuto!
Capisco il disagio di stare qui, sai. Anche io vedo passare meno persone e trovo meno commenti. Qui si è come in piccole scatole chiuse, ma non mi trovo tanto male. Su Libero preferire non tornare...
@ basilico: questo tizio non prova alcun dolore. E' semplicemente un ragazzo con dei seri problemi comportamentali. La mia amica se ne è accorta solo dopo qualche tempo ed ora non riesce a liberarsi di lui...
RispondiEliminaNon soffre per lei, la considera solo di "sua proprietà". E non si rassegna al fatto che lei se ne sia andata e non voglia più sapere nulla di lui.
Euridice,non ho sicuramente letto tanto in un quarto di secolo,ma la tua scrittura mi tocca sempre tanto...e questo mi basta.Tu non sei gli altri,per me, tu sei tu :-).Continuo a pubblicare su libero,qui passo solo per te.Ciao
RispondiEliminaDevo dire, prendendo lo spunto da Veil, che ho avuto un sentimento di grande ammirazione per te, quando sono andato a leggerti su Lankelot. Su, dai! Accetta i complimenti. Te li meriti alla grande... :)
RispondiEliminaPer quanto riguarda il post, mi sembra di vedere una parte della mia vita. "Certi amori" partono già con la morte negli occhi, ma ci si convince, si crede, si spera, di poter mettere mano nelle macchine del destino. Mai idea potrebbe essere sbagliata. Il destino si ribella contro chi tenta di metterci mano, non solo. Si vendica, con una forza inaudita tirando fuori dal cappello di mago Houdini gravi malattie, incidenti, casualità bizzarre, terremoti e piogge acide. Se c'è una cosa che ho capito della mia vita è di lasciarsi fluire, farsi andare via nel flusso. Non è mai per sempre... Il per sempre è dei grandi amori, non delle frattaglie macellate dal tempo...
11 novembre 2010 14:59
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Dea della Scrittura, prega per noi!
RispondiEliminaAvendo avuto eccellente udito si sarebbe potuto sentire che "Ella", a dire il vero, un po' si lamentò. (wu)
RispondiEliminaquanso l'ossessione degenera nello stalking significa che e' diventata (o e' sempre stata)solo Possessione. buondi :)
RispondiElimina@ Veil: sei una creatura molto sensibile, questo lo so da sempre. "Tu sei tu": è un bellissimo complimento, sai. Ti ringrazio. Continuo a leggerti su Libero e rispetto la tua scelta di continuare a scrivere lì...
RispondiElimina@ unangeloababilonia: ringrazio anche te per gli apprezzamenti "Lankelottiani". Sei gentile...
RispondiEliminaIn quanto al post: gli amori non possono essere MAI a senso unico. Se una donna sceglie di non avere più un legame con un uomo, lui deve farsene una ragione. Ovviamente provare a recuperare il rapporto è un impulso del tutto naturale, ma quando ci si rende conto che è finita è necessario lasciarlo andare.
@ je_est: scemotto!
RispondiElimina@ wu: perché questo commento non me lo hai mai scritto nell'altro blog?
RispondiElimina@ Halmv: perfettamente d'accordo! Benvenuto... ti seguo va!
RispondiEliminaPer me la parola amore è un contenitore vuoto, preferisco chiamarlo coi nomi con cui si manifesta. Credo che anche la passione e la "malattia" siano sue forme. Da curare, certo.
RispondiEliminaNon so se sia corretto considerare amore un'anomalia ed una degenerazione del genere. Quando l'amore diventa "malattia" viene svuotato del suo senso, per acquisirne un altro. Se muta natura, non è più amore. Tutto qui.
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