Difficilmente abbandono un libro. Mi ripeto e faccio lagna: leggo con passione. Rinunciare mi rattrista. Sento tutti i limiti del mio gusto e faccio fatica ad accettarli. Chiudere un libro a metà, metterlo via in silenzio è un minuscolo fallimento. Tra i meno gravi in cui si possa inciampare, sia chiaro. Leggere implica piccole imposizioni e la revisione di certe misure, ogni volta. Ma ci sono storie che non si fanno sangue e lì, purtroppo, il tormento cede alla selezione.
[foto by awjay]
Mi piace leggerti! E stai sicura che non ti chiuderò a metà, per metterti via in silenzio.
RispondiElimina[anche io TI tengo d'occhio] (Wu)
Io ti tengo d'occhio e anche d'orecchio. Soprattutto se "usi" i MIEI Radiohead...
RispondiEliminaE poi: non sono mica un libro io. Anche se non sarebbe affatto male esserlo. Direi!
Ricordo di un "centropagina" e tu apprezzavi in qualche modo la definizione [sorrido e ascolto] (Wu)
RispondiEliminaIo, invece, non ricordo... Mi aiuti?
RispondiEliminaAnche io mi sentivo in colpa quando abbandonavo un libro, un tempo, e così prolungavo il tormento anche per mesi, a volte. Adesso no. Se non mi piace non mi piace, non c'è da fare. E' un problema loro, dei libri.
RispondiEliminaAi mesi non ci arrivo, però sento che mi spiace. Dici che è colpa dei libri? E perché sembra invece colpa mia?
RispondiEliminaE' bello sentire, da una grandissima lettrice come te, che ogni tanto anche tu abandoni qualche libro.E' capitato di rado anche a me e davvero ci rimanevo male.Purtroppo però certe letture sono così statiche e senza stimoli che un probabile abbandono è inevitabile.Possiamo utilizzare il tempo perso in una lettura poco gradita in altro tempo da spendere per qualche altro capolavoro.Buone cose Euridice,ti leggo sempre con passione...e mi manchi tanto.Un abbraccio.
RispondiEliminaabbandoni*....sono stanco,è tardi...qualcsosa scappa a quast'ora,come per esempio questi puntini sospensivi.
RispondiEliminacurioso: qual è l'ultimo libro che hai abbandonato?
RispondiElimina@ Veil: sì, abbandono anche io dei libri. Con immenso dispiacere ogni volta. Hai ragione: "certe letture sono così statiche e senza stimoli che un probabile abbandono è inevitabile".
RispondiEliminaP.S. Non preoccuparti per i refusi!
@ Dantès: ho abbandonato un libro che mi avevano chiesto di recensire.
C'ero prima io.
RispondiEliminaToh!
RispondiEliminaE chi l'avrebbe mai detto...
Bello però.
Ho smesso di sentirmi in colpa, ma probabilmente è una questione di età. Mi scoccia comunque molto abbandonare. Qualsiasi cosa. Di più se quello che lascio è un libro che considero importante ma non riesco a farmi piacere.
RispondiEliminaOra è chiaro. Il tuo blog mi prende in giro. Stavolta mi ha chiesto di scrivere: enaroba.
RispondiEliminaConcordo in toto con te in merito al fatto che sia insopportabile lasciare a metà (o meno) ciò che viene solo iniziato e magari con tutte le migliori intenzioni.
RispondiEliminaHo programmato il blog affinché ti riconosca e ti assegni dei chapta a te molto affini! Rido...
... (era questo) http://gold.libero.it/rockfree/9007542.html (Wu)
RispondiEliminaWu! Sì, ora ricordo...
RispondiEliminaBellissimo post.
Certi libri vanno decantati. La fortuna della nostra lettura dipende anche come sono tradotti. Una cattiva traduzione, oppure un pessimo editing, mi blocca. Altri libri vanno pensati a fondo, non semplicemente letti. Con certi libri di filosofia, mi capita di riuscire a leggere una pagina al giorno. Secondo me, bisogna anche acccettare l'idea che il libro ha fallito, non è riuscito ad aprire mondi nella nostra mente... Siccome, ormai, ho la casa tappezzata di librerie, questi libri riesco addirittura a venderli o scambiarli... R.
RispondiEliminaSe un libro non ti piace, non ti piace. sono come le persone: a volte fai di tutto per fartele piacere, ma alcune proprio non ti vanno giù.
RispondiEliminaIo comunque conordo con L'angelo di Babilonia: lascio decantare quei libri e li riprendo dopo un po'. Se poi continuano a restarmi indigesti, allora... amen.
basilicoj
Forse hai ragione, angelo. Forse se recuperassi quel libro (o quei libri) tra qualche tempo, potrei leggerli con interesse nuovo e diverse. Sono miei occhi, adesso, a non saperli leggere probabilmente.
RispondiEliminaPer i libri di filosofia faccio come fai tu.
@ basilicoj: anche se un libro sembra non piacermi, cerco comunque di proseguire. Ci sono stati casi in cui, dopo un esordio faticoso e sventurato, mi sono ricreduta. A volte, però, non ce la faccio e lascio.
RispondiEliminaTrovo che sia molto liberatorio poter scegliere di abbandonare un libro a se stesso, non è una bolletta della luce, continui a vederci ugualmente.
RispondiEliminaNessuno deve avere la presunzione di essere per forza interessante, e allora chiudo il libro inveisco contro lo stesso, chi li pubblica e chi li legge. Poi sono felice perchè so quello che mi piace.
Tu per come scrivi concentrata, feroce, assorta talvolta non corri il rischio di essere chiusa a metà. Non certo a metà di un post...
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