Ormai dovrei averci fatto il callo. Alla stupidità umana, intendo. Dovrei essermi abituata da tempo agli insulsi senza senso, agli ottusi intontiti, alle bocche sboccate, alle menti de-menti. Eppure, alla fine, no: capisco che alla stupidità non ci si abitua mai. Perché, in un modo o nell'altro, si supera ogni volta. Come un precipizio che ti inghiotte, un pezzo dopo l'altro. La leggo, la vedo, l'ascolto: la stupidità trasuda e si gonfia. Lievita ovunque e fa proseliti. Altrimenti non si spiega. Così tanti, così convinti, così tenaci, così assoluti, così loquaci. Gli stupidi sono una roccia e vinceranno sempre.
[foto by manuelestheim]
Ma le rocce si scalfiscono goccia a goccia
RispondiEliminaAmmesso che ci sia una goccia.
EliminaLà stupidità è sorella dell'ignoranza. E sembra che di questi tempi l'ignoranza che diventa saccenza sia una virtù.
RispondiEliminaVerissimo. Saccenti che ostentano quello che non sanno sono davvero tanti.
EliminaÈ vero,anche le rocce si scalfiscono
RispondiEliminaTante gocce,tante....
Per tante rocce...
Non siamo certi di chi vincerà, ma...io ho speranza
Io ho perso la speranza, invece.
EliminaLeggo le cronache di quelli che chiamano 'attivisti di ultima generazione' che io ho identificato come imbecilli di nuova generazione; e dopo l'arancione a Firenze, il giallo a Milano e il nero sulla Barcaccia a Roma, direi che hai ragione e pure io ho perso la speranza...
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