Voglio il mio tempo di vuoto. Ne ho diritto. Il tempo in cui non ho niente da fare o da sentire o da guardare. È il tempo bianco, denso di niente, impastato di noia impudente. Un tempo sfatto, pure, eppure gentile. Quello in cui mi addosso solo al ticchettio del cuore e alle ombre che si allungano appena. È lo spazio per negarsi e smettere di dover essere, è il gomitolo di ossa e fiato che si sfalda beato su un tappeto di silenzio. Così voglio esistere ogni tanto, così voglio accorgermi di potermi dimenticare. Ogni tanto, certo, quell'inestimabile appagamento di sé.
[foto by bjnorberg]
E’ proprio ciò che manca nella nostra società e nella vita delle persone super impegnate: un “tempo di vuoto”. Quel “vuoto” fatto di silenzi, di assenza di rumori molesti, di raccoglimento, di attesa. Siamo terrorizzati dal vuoto e allora dobbiamo riempirlo a tutti i costi di messaggi, di telefonate inutili, di oggetti, di musica come sottofondo, di impegni, di pizze e di apericena….e il risultato è sotto gli occhi di tutti: siamo sempre più stressati e nevrotici. E allora ben venga quello "spazio per negarsi e smettere di dover essere" ;)
RispondiEliminaPer me è essenziale. Non potrei vivere senza il mio tempo di vuoto.
Eliminaanche tu pensi di fare centrini all'uncinetto? sembra diventato di modissima ultimamente :P
RispondiEliminaSo fare l'uncinetto. Ho imparato da bambina. Vuoi che ti insegni?
EliminaUn tempo sospeso, come il caffè in certi bar di Napoli, da utilizzare a piacere. A nostro insindacabile piacere.
RispondiEliminaUn piacere necessario. Vitale!
EliminaUn tempo lento per vivere lentamente.
RispondiEliminaSarebbe bellissimo trovarlo
O ri-trovarlo.
EliminaPurtroppo, questo tempo che dici, per la stragrande maggioranza è noia.
RispondiEliminaSì, lo so. Io amo la noia, è il tempo più creativo, secondo me.
Elimina