Ero innamorata di Gianluca Vialli, moltissimo. Ero piccola e in tanti mi dicevano che era brutto e che c'erano giocatori più belli di lui. Raccoglievo ritagli di giornali col suo nome e il suo volto. Lo amavo come si ama quando si hanno 12 anni, come si ama un nome celebre, come si ama un poster, come si ama un sogno. Ho continuato ad ammirarlo, soprattutto quando arrivò, finalmente, alla Juventus. Oggi la morte. Vialli è morto. E finisce anche un pezzetto di me. Quella ragazzina con gli occhiali e i capelli gonfi che amava un giocatore brutto.
Spiace molto anche a me.
RispondiEliminaHa perso la partita più importante della sua vita.
Purtroppo.
Max
Contro un avversario troppo vile e difficile da battere.
Eliminamuore giovane chi è caro agli Dei.
RispondiElimina- il frammento di Menandro
58 anni, non giovane. Nemmeno vecchio.
Eliminain qualche circostanza, l'iperbole è (quasi) dovuta e, in ogni caso, l'età è il concetto più relativo del mondo.
EliminaQuella umana, forse, un po' meno. Non siamo eterni.
EliminaCerte parti della nostra adolescenza non dovrebbero essere sottoposte alla fine di un mito. Ma continua ad accadere.
RispondiEliminaEppure pezzetti di vita muiono. Credo sia inevitabile.
EliminaTristezza.
RispondiEliminaImmensa tristezza
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