21 gennaio 2019

Povertà di cristiani

Dalle mie parti per indicare un qualsiasi essere umano si usa dire "cristiano". Chiunque è "cristiano", anche se cristiano non lo è per niente. Perché con "cristiano" si intende una persona fatta di carne, mani, occhi, sangue e pensieri. Un Cristo che vive e trema, che vacilla e cade, che sbaglia e muore. Siamo "cristiani" perché una mamma ci ha partorito da qualche parte nel mondo e un fiato ci regge in piedi fino a spingerci, se serve, dove si possa vivere senza troppo dolore. Sono "cristiani" quegli uomini persi in mare e sono "cristiani" anche quelli che sperano che affoghino in silenzio. Una povertà spartita in misura diversa: chi tra le mani, chi dentro l'anima.

[foto by illdispose]

26 commenti:

  1. È vero, forse tremendo, sono “cristiani” anche coloro che sperano che affoghino. Bellissima prosa, Euridice.

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    1. Siamo "cristiani" a prescindere e nonostante tutto.
      Grazie per l'apprezzamento.

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  2. magari la chiesa tornasse al tempo dell'inquisizione e cominciasse a scomunicare gli eretici oppure, più modernamente parlando, vietasse l'uso strumentale del rosario a cominciare da chi promuove il genocidio tra un boccone di pane nutella e l'altro.

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    1. La scomunica esiste ancora e si potrebbe applicare in molte circostanze. Soprattutto nei riguardi di chi usa Cristo e il Vangelo per puro tornaconto personale.

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  3. Anche dalle mie parti si usa dire "cristiano"...un'espressione che mi riporta indietro nel tempo
    "Una povertà spartita in misura diversa: ...", sì vero. E' bellissimo il tuo brano e le tue riflessioni
    un saluto

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    1. Forse siamo nate in zone vicine considerando che il linguaggio non è mai un caso.
      Grazie per aver apprezzato il mio post.

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  4. cristiano ha la stessa valenza di "essere umano" e suona allo stesso modo raccapricciante se applicato a chi di umanità non ne ha un briciolo.
    un dei tuoi brani migliori per nitidezza di pensiero e bellezza di parole.
    massimolegnani

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    1. Sì. Per me "cristiano" sta per essere umano. Niente di meno.
      E vale anche per chi di cristiano, in senso umano, non ha nulla.

      Grazie Massimo!

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  5. Mi viene in mente "L'avventura di un povero cristiano" di Ignazio Silone, un tuo illustre conterraneo.

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    1. Lì si parla di Celestino V.
      Un altro povero "cristiano"!

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  6. Anche dalle mie parti si utilizza proprio in quel modo ma pur comprendendone le ragioni a me "cristiano" ricorda di quando tu scrivesti di "cara", m'infastidisce proprio sentirlo pronunciare quel termine
    anche perché per me la parola cristiano ha quasi solo valenze negative e preferirei tenerlo distinto da essere umano. lo vivo quasi come un insulto e preferirei che il suo utilizzo fosse il più circostanziato possibile.

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    1. A volte anche io indico una persona usando la parola "cristiano", soprattutto quando uso il dialetto. A me non dà alcun fastidio forse perché non attribuisco a questo termine alcuna valenza particolare. Un cristiano per me è solo sinonimo di essere umano.

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  7. Parole toccanti.
    Grazie, soprattutto per le ultime due righe.

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  8. Se per coloro che usano il termine "cristiano" il termine medesimo sta per essere umano non posso che essere d'accordo. Ma, forse poiché dalle mie parti non si una quel termine per dire "umano", affermare che "sono "cristiani" anche quelli che sperano che affoghino in silenzio" è errato.
    O meglio, forse lo sono in quanto battezzati, ma non di certo per le scelte che portano avanti. E poiché "non chi dice Signore, Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio..." ci fa comprendere che per essere veri cristiani ci vuole ben altro.
    sinforosa

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    1. Sono umani anche quelli che umani non sembrano. Nel senso che appartengono allo stesso genere.

      Essere veri cristiani nell'accezione religiosa del termine non dovrebbe essere ciò che in realtà è. D'altro canto c'è chi usa certi simboli per raggrannellare viscidamente voti e consensi.

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  9. Non ho detto che non sono umani (leggi la prima riga e mezza del mio commento), certo che lo sono e sono, soprattutto, amati da Dio, non lo si dimenticò, nonostante magari le loro azioni e i loro pensieri non siano azioni e pensieri cristiani. Sul fatto poi di speculare sui termini per raggranellare viscidamente voti e consensi , il giudizio di Dio, grazie al cielo, non è il medesimo degli umani.

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    1. Dio ha sempre troppo da fare...
      O forse è spesso distratto.

      Certe persone si reputano cristiane ma nella vita pensano e fanno in maniera molto poco cristiana.

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  10. Mia nonna diceva sempre questo, per esprimere sdegno o approvazione riguardo la cattiveria o la bontà delle persone - in particolare, le persone del paese - : Jeu u sacciu cu sunnu i cristiani...
    Io lo so chi sono i cristiani; io, e non voi, perché io ho potuto sondare in tutta una vita la malizia e i doppi intenti oppure la generosità e la dedizione.
    E noi ci credevamo, noi i cristiani non li potevamo conoscere ancora a fondo.

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    1. Forse perché la "cristianità" in alcuni casi sembra persa e annebbiata. Ma c'è comunque.

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  11. C'è parecchio da riflettere su questa parola. Sono "cristiani" quegli uomini persi in mare e sono "cristiani" anche quelli che sperano che affoghino in silenzio.Questi ultimi forse pensano che quelli che affogano non sono "cristiani", nel senso di umani.

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