9 aprile 2013

Kim Jong-un gioca alla guerra

Forse è nato nel 1983 o nel 1984. Suo padre era il Caro Leader e lui il Grande Successore. Ha studiato, ovviamente in incognito, nella civilissima Berna. Sembra amare il basket, Eric Clapton e i videogames. Ha una faccia piena come la luna, pare sia ossessionato dal numero 9 e che sua zia lo comandi a bacchetta. Dei suoi capelli si ridacchia un po' ovunque e le sue pose da super eroe sono divenute fumetti. E' un bambinone viziato ed esaltato che ha ereditato una dittatura. Stavolta vuole giocare alla guerra atomica e, battute e leggende a parte, c'è davvero poco da ridere.

[foto dal web]

15 commenti:

  1. Ho pensato parecchio a questo bamboccio. Brutto come quei pupazzi che i cinesi mettono fuori la porta per invocare la pioggia. Uno sbarbatello ridicolo! E hanno ragione a ridergli addosso in fatto di capelli, sembra che abbia un colabrodo o un colapasta in testa. In effetti qualcuno diceva che sono più pericolosi gli stupidi che i cattivi. Quando lo vedo al telegiornale mi viene da ridere. È troppo brutto.

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    1. A me non fa ridere affatto, invece.
      Non fa ridere perché dei suoi capelli non mi importa niente. Non fa ridere perché che sia brutto, ciccio e bassotto non mi interessa.
      Non fa ridere perché gestisce un grande potere, perché può decidere di scatenare un nuovo inferno. Non fa ridere perché è un bambinone folle con in mano l'atomica.

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    2. Euridice, non mi fa ridere la sua pericolosità, mi fa ridere la sua persona ridicola. Spero che qualcuno gli tolga quel giocattolo di mano e spero che la sua sia solo un'immatura forma passiva di complesso di superiorità. In effetti c'è ancora tanto per cui piangere. Ma quante lacrime costa questo mondo.

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    3. Il problema, Veil, è che sento in giro fin troppe persone che ridono o sorridono per l'aspetto o gli atteggiamenti di questo giovanissimo e folle dittatore.
      Il suo essere un po' ridicolo, però, non può distogliere l'attenzione dal pericolo che incarna.

      p.s. Il mondo (la vita) costa sempre lacrime!

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  2. ed è pure in buona compagnia dato che ci sono altri emuli su questo pianeta prossimo all'estinzione.
    e l'apprensione mi sale se penso alle menti eccelse che fanno da contraltare e dovrebbero 'arginare' le velleità dei tiranni.
    in primis obama che per solidarietà verso i 'poveri' si taglia del 5% lo stipendio (20mila dollari su 400mila) e spende oltre 100 milioni per correre dietro a un asteroide da catturare per estrarne materie prime rare e preziose, come se il problema fossero le risorse energetiche, o forse è convinto anche lui che la Terra e i terrestri domineranno l'universo al modo dei videogames?

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    1. In effetti Kim Jong-un potrebbe andare a Mahmud Ahmadinejad. E sono solo i primi che mi vengono in mente.
      Sinceramente non so neppure chi potrebbe arginare questi folli soggetti.

      Obama insegue la fantascienza? Ecco, questo mi fa un po' ridere.

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    2. mi è appena caduto l'occhio su una mirabile sintesi click

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    3. Ho letto la sintesi.
      Onestamente non capisco la morte di 4000 bambini...

      In generale: non credo che Obama sia paragonabile a Kim Jong-un, indipendentemente dai disastri che combinino gli USA da quando esistono.

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    4. credo si riferisca alle varie guerre e ammazzamenti di civili.
      fatico anch'io, ma devo riconoscere che razionalmente parlando, il discorso fila.
      la metodica non è poi tanto dissimile se rapportata su scale diverse.
      metaforicamente parlando, mi verrebbe da dire che benché vesta il prada il diavolo resta tale.
      ci impressiona di più il tiranno con l'anello al naso (per usare un eufemismo), ma in quanto a soprusi e follia è una 'bella' gara.

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    5. Allora forse 4000 sono persino pochi.

      Il discorso, però, non fila lo stesso a mio avviso.
      Lo dici anche tu: si sta ragionando su scale molto diverse. Continuo a pensare che il parallelismo non sia corretto.

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    6. ci ho messo un po' a farmene una ragione, e in parte cerco di oppormi come posso, ma come ho scritto un paio di post fa, ci sarà un motivo per cui il resto dell'universo che conosciamo sia disabitato da forme di vita come e conosciamo.
      insomma, siamo alla buccia della frutta, spiace dirlo, ma in qualche modo prima o poi finisce e l'attribuzione di colpe da questo punto di vista è marginale.
      ne salvo davvero pochi, uruguay per il loro presidente, costa rica per il disarmo, marinaleda per le politiche sociali, ma sono esempi anacronistici in quanto, temo, ci estingueremo prima che si espanda il loro modello in quanto, secondo me, siamo nell'era che solitamente definisco involuzionista.
      avessimo un po' più tempo torneremmo alle clave, ma ci restano una cinquantina d'anni (a essere ottimisti) sempre che il tipo qui sopra non sbrocchi e allora approfitto per salutarti finché posso:)

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    7. La catastrofe umana è, per l'appunto, nelle mani di qualche uomo. E il tizio, qui sopra, mi sembra proprio il tipo adatto. Hai ragione.

      Ringrazio i saluti e li ricambio. Non si sa mai...

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    8. tanto per insistere col dito nella piaga, mi è caduto l'occhio qui è una libera interpretazione, ma ha un suo senso.
      ho pensato di 'replicare' unicamente per il fatto che mi piace promuovere visioni 'sistemiche' perché quando la fanno troppo semplice, mi sorge il sospetto che la cosa sia tutto tranne che lineare.
      e in ogni caso fatico a spiegarmi il motivo per cui per prenderne uno bisogna radere al suolo un paese e un sacco di civili spesso già vittime primarie del pirla di turno.
      insomma se scoppia un casino la lista dei 'ringraziamenti' è lunga:(

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  3. l'uomo prosegue il suo percorso, dedito alla distruzione di ciò che le madri hanno creato.
    Dolce notte mia.
    Agart

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    1. Non so cosa abbia creato la madre di quest'uomo.
      Il padre non è stato granché, in compenso.

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