Cercando col muso tra i resti di
un carro di carnevale, l'asino scoprì una enorme testa di leone: vi
infilò dentro la sua e, mezzo accecato da quella testa di cartapesta che
intorno alla sua si muoveva come un cappello in cima a un bastone, uscì
per i campi ragliando di gioia. Galoppando, entrò in mezzo a un gregge
tranquillo, arruffandolo di spavento e di confusione. Subito però il
castrato più anziano capì di che si trattava. "Sei il signore di noi
tutti" belò; "disponi di noi come vuoi". L'asino accettò l'omaggio con
altissimo raglio. E un agnellino osservò allora al castrato: "Ma è
soltanto un asino". E il castrato: "Stupido, lo so bene che è un asino.
Bisogna però trattarlo come un leone, se non vuoi che i suoi calci ti
piovano sulla schiena. Quando il padrone verrà a riprenderlo, sapremo
come chiamarlo".
Si adatta a tanti che adesso fanno il vocione e che tra un po' sentiremo belare. La nostra bella Italia è piena di cialtroni, che, guarda caso, si sono quasi tutti concentrati nell'area politica. Sta cosa è comica: se fossi un pittore, uno scrittore, un musicista non potresti nasconderti dietro testoni di cartapesta, perché i critici,gli editori seri, i visitatori di gallerie, gli ascoltatori ed amanti della musica ti strapperebbero via il capoccione finto e finiresti dove ci sono quelli come te che non valgono nulla.
RispondiEliminaSe fossi un ingegnere, un architetto alla prima costruzione fatta male dovresti cercarti un altro mestiere.
Se invece fossi un politico potresti raccontare tutte le stupidaggini possibili, fare tutte le promesse che poi non riusciresti a mantenere, fare danni al governo e malgrado ciò andartene in giro con la tua bella capocciona di cartapesta sorridente a 64 denti per la maggioranza finti. E questi fantocci saranno rieletti, mettiti il cuore in pace Euri.
Buona giornata.
La tua considerazione è pertinente, ma il mio post va inteso, purtroppo, in senso più ampio perché di somari che indossano teste da leoni fingendosi potenti e forti ce ne sono tantissimi. Anche in ambienti meno famosi di quelli di cui tu parli.
EliminaMi sono limitato a categorie la cui somaraggine sta sotto gli occhi di tutti. Certo che di somari ruggenti ne ho incontrati tanti, ma, come scrisse il sommo poeta "non ti curar di lor ma guarda e passa".
EliminaE' per quello che i suoi accoliti lo lasciano fare e disfare: solo che per paura di perdere la poltrona ci perdono la faccia.
RispondiEliminaè un pò come la favola dei vestiti dell'imperatore, no?
peccato che la realtà sia sempre molto peggio delle favole: mai una volta che vinca il bene.
Ultimamente non vedo e non sento nessuna storia a lieto fine. Nemmeno al cinema, guarda un po'.
EliminaIl bene non vince da un sacco di tempo. Si sarà stancato!
Care amiche, il bene lo stiamo distruggendo noi, chi attaccandolo barbaramente, chi non difendendolo per viltà.
EliminaIo sono debitore con entrambe voi della vostra voce libera, della vostra sincerità.
non si può cambiare la propria natura, ed è difficile mascherarla. Dolce sera mia.
RispondiEliminaAgart
Non è tanto difficile mascherarla. Basta scegliere la maschera giusta. Ovviamente si deve essere bravi ad indossarla. Ma i somari restano somari, anche se si vestono da leoni. Il resto lo fanno gli altri: proprio come il castrato anziano della "favola" di Sciascia.
Eliminadopo aver letto questo post cosi realista,
RispondiEliminami sono chiesto se per caso Leonardo Sciascia
non fosse stato un mio collega...
Sei uno scrittore?
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