Gli amori malati circolano in vena come fluido vischioso e letale. Si tramutano in incubi discendenti capaci di nutrire paure inconsolabili. C'è un'obbedienza sorda che si rende schiava e non sa pensare: ne ho visti alcuni e ne ho vissuti altri. E quando il limite di un amore si fa malattia ci sono sempre rovine da rimuovere o da tumulare. La pretesa insana di una presenza che non vuole o non può più esistere riduce alla disgregazione. Gli amori guasti fanno i conti col tempo solo quando il tempo è finito. Non c'è consiglio che tenga né colpe da abbattere. La negazione di sé e la furia di un fallimento negano quella dignità che, invece, avrebbe diritto di urlare a squarciagola.
[foto by Bitias]
e gli amori maiali invece...? :P
RispondiEliminaQuelli sono frequenti ma non letali.
EliminaAlmeno mi sembra...
Più son difficili e morbosi e più mi piacciono. Infatti mi dovrei far curare ma c'ho rinunciato. Buongiorno Euridice
RispondiEliminaBuongiorno Sara!
EliminaGli amori difficili sono quelli che vale sempre la pena vivere. Quelli morbosi, invece, sono quelli che non danno scampo e dai quali mi tengo alla larga. Sempre!
hey, sorella, mi hai preso in contropiede con questo post.
RispondiEliminastavo pensando un po' le stesse cose.
take five
Solo l'ennesima dimostrazione di pensieri affini.
EliminaSorrido...
eheheh, morbosità a parte;)
EliminaE' chiaro!
EliminaGli amori malati sono quelli che vivi e non vedi.
RispondiEliminaE non sentono ragioni.
Salvo poi riguardarsi indietro stupiti e chiedersi come sia stato possibile farsi coinvolgere.
Mi guardo indietro anche io, a volte, e non me ne capacito. Eppure è stato ciò che è stato. Poi si guarisce. Qualcuno, invece, si ammala in maniera cronica ed allora è perso.
EliminaGli amori malati vanno curati con la malattia dell'amore, quella vera, sana e sacrosanta. Ma prima bisogna tagliare, liberarsi.
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo con te. Ma quel taglio e quella liberazione, spesso, sono complicatissimi da ottenere.
Eliminaamori malati....l'importante è non farli diventare cronici, il guoaio è che non sempre ci si accorge di essere malati
RispondiEliminaEsatto.
EliminaSpesso le persone malate d'amore non si rendono conto che stanno rovinando la propria esistenza e, non di rado, quella di chi è loro accanto.
Ci sono streghe che mescolano unfusi per ogni male. Puoi trovarle chine in religiosa preghiera. Cerca tra gli umidi boschi dove la civetta veglia.
RispondiEliminaSorrido...
EliminaSai che mi dicono spesso che sono una strega?
Mio padre usa il termine "stregaccia", ma lui mi vuole bene!
P.S. Ho cancellato l'altro commento perché era identico a questo. Forse il sistema ne ha pubblicati un paio per errore.
io sono a posto, ho fatto l'antirabbica. =D
RispondiEliminaAllora sei immune!
EliminaIo ne uno in memoria, ma basta per dieci, per durata e per portata. E' soprattutto la durata che non riesco a perdonarmi, il tempo dell'obbedienza alla schiavitù senza senso, di cui non riesci a vedere l'inizio e la motivazione.
RispondiEliminaPerò alla fine ce l'ho fatta, oggi conosco amori infinitamente migliori e sono arrivata alla conclusione che gli amori guasti, come li chiami tu con esemplare "precisione",sono malattie dalla durata imprevedibile, ma tocca farsene una ragione...dopo.
E' solo "dopo" che comprendi il livello della tua malattia. "Durante", purtroppo, nonostante le parole, i consigli e altre consolazioni, non è possibile prenderne coscienza.
EliminaTi sembrerà forse un po' assurdo, ma io avevo tanta coscienza del grado della mia malattia che ne ero spaventatissima, del grado d'intensità intendo, e non ne vedevo l'uscita.
RispondiEliminaForse ho iniziato a guarire quando dallo spavento sono arrivata alla consapevolezza e all'accettazione: era una malattia a decorso lungo, ma non poteva durare per sempre, prima o poi avrei trovato la leva per scardinarla.
Beh, allora sei stata a tuo modo fortunata perché avevi comunque coscienza del tuo "male". Normalmente non è così. Non si vede e non si percepisce il grado di devastazione che certi amori procurano quando si vivono. E continuo a domandarmi se in tali condizioni l'amore sia da considerarsi amore.
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