Qui vicino c'è una famigliola. Mamma, papà e bimbetto. Credo che lui, il bimbetto, abbia poco più di un anno. Il problema è che, pur essendo tanto piccolo, urla come un'aquila. Non sono lagne, non sono piagnistei, sono strilli laceranti e acutissimi che devono arrivargli direttamente dalle regioni più recondite del duodeno. Raggiungono i nervi e tagliuzzano i confini della mia già poverissima tolleranza. Nessuno lo tocca, nessuno gli torce un pelo ma lui grida lo stesso. A quanto pare perché non riesce a fare quello che vorrebbe. Dico: ha solo un anno e già sembra isterico. Da adulto cosa diventerà?
sempre che ci arrivi adulto:)
RispondiEliminaps. per prima, ok:)
Se dovesse diventare un serial killer, spero che inizi dai genitori...:-)
RispondiElimina@ teti: glielo auguro. Magari sarà una brava persona... almeno spero!
RispondiElimina@ pachino: sorrido. Non essere cattivo!
RispondiEliminaConfesso che l'ho pensato anche io, però.
Bisognerebbe capire la vera ragione degli strilli.
RispondiEliminaE' che a volte ti viene voglia di ammazzarli da piccoli, ma quando crescono e smettono di urlare e ti vengono vicino e ti baciano quello che avevano fatto allora non te lo ricordi più.
Tu.
I tuoi vicini ancora ti odiano!
Infatti io sono quella che fa la vicina. E penso che a me dei bacetti e degli abracci dell'aquila non me ne cale granché. Anzi!
RispondiEliminamagari per quando diventa adulto ha finito di urlare----speriamo!!!!
RispondiEliminaGlielo auguro di cuore.
RispondiEliminaE lo auguro anche a me!
In queste situazioni si rischia di fare pensieri da omicida!
RispondiEliminaCi sono momenti in cui vorrei poter assoldare un killer.
RispondiEliminaSpero che la mia nipotina non nasca isterica come in questo caso.
RispondiEliminaPs Euridice,ho scritto un post ma è una schifezza:ci vedo solo un elenco di vocaboli senza senso,cioè con i quali,credo,di non essere riuscito affatto a comunicare le sensazioni di un momento davvero vissuto.Correggimi ma non fucilarmi pero'. Passare al tuo esame è cosa ...impossibile.
Ecco, che in un attimo, si rivaluta la sordità.
RispondiElimina@ Veil: ti ho inviato un messaggio su Libero.
RispondiElimina@ Emma: sì, in casi del genere, sarebbe una salvezza!
RispondiEliminaimmagino si sfoghi solo all'alba e a notte fonda, figurati se urla quando tu sei in ufficio!
RispondiEliminaLui urla sempre. Ad intervalli più o meno regolari di tre minuti. Week end compresi. Caro mio...
RispondiEliminadiventerà come me, he he
RispondiEliminaancora non sa che, come canta jim morrison, è meglio una fine disperata che una disperazione senza fine. Si potrebbe suggerirlo ai genitori.
Qualche goccia di un qualche psicofarmaco no?
Come te?
RispondiEliminaE come sei tu?
Hai provato a fargli eco rispondendo ad ogni suo urlo con uno altrettanto acuto?
RispondiEliminaCi prova il padre spesso. Non funziona!
RispondiEliminaSarà mica sordo?
Da adulto cosa diventerà? È mi’ figlio, che vòi che diventi? Portavoce de Forza Italia (e non dire che non esiste più, che è un falso storico: noi esistiamo ancora eccome! Siamo in ibernazione, come er capo. Ma vedrai, mo’ che se sfascia il PDL).
RispondiEliminaPecazz.
Dici che dopo il PDL torna Forza Italia?
RispondiEliminaBeh... non è da escludere. I reperti vanno sempre di moda.
Se è tuo figlio, però, dovresti venirlo a prendere ogni tanto. E portartelo a casa.