8 febbraio 2019

Favola piccola

"Lèggere, lèggere, lèggere!". La maestra Giuseppina con la sua aria austera e gli occhietti illuminati ci ripeteva ogni giorno questa formula magica dalla cattedra. Un imperativo che qualcuno ha ignorato e che qualcuno, per fortuna, ha tramutato in una sorta di consiglio di vita. Perché "lèggere" è davvero una formula magica, proprio come quelle pronunciate dalle fate. La magia si compie piano piano, dopo ogni parola e dopo ogni pagina. La magia si fa dentro chi legge ma anche al di fuori, quando chi legge decide di darsi una voce o una penna. Ed è così che la magia prende forma e sostanza. Non tutti però riescono a vederla, solo quelli con la mente aperta e il cuore acceso.

[foto by chryssalis]

10 commenti:

  1. è importante l'accento (lèggere e leggère è un po' come princìpi e prìncipi... spesso si ha la sensazione che cambiandolo taluni ne disconoscano il significato), inequivocabile nella dizione vocale così come nel post che comunque anche a leggerlo senza (accento) resta poetico...

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    1. L'accento serve per non confondere le parole. Lèggere non è leggére.

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  2. Sì, lèggere è una magia.
    Persa questa, perdiamo la sostanza della vita e non c'è più differenza tra féci e fèci...

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    1. Infatti la maggior parte delle persone non legge. E si vede benissimo.

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  3. Leggere e scrivere, sì. Ma non (solo) su facebook e parentado.

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    1. Leggere e scrivere su FB o su un social da quattro soldi non è esattamente leggere e scrivere come l'intendo io o altri.

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  4. i più non leggono perchè non sanno sgombrare la mente da tutte le carabattole che ci ficcano dentro, peggio che in un solaio.
    massimolegnani

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    1. I più non leggono perché non vogliono fare fatica, perché non sanno stare soli, perché non sopportano il silenzio, perché sono tendenzialmente analfabeti.

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  5. Io vorrei poter leggere come un tempo. Mi manca divorare un romanzo dietro l'altro. I libri, da ragazzina, mi hanno salvata.

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    1. Si può sempre tornare a fare qualcosa che ci piace. Anche con tempi ridotti, volendo. A volte bastano anche dieci o quindici minuti al giorno.

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