26 ottobre 2018

Vite troppo piene di niente

Riempirsi la vita di cose da fare col solo scopo di non fermarsi a pensare o a parlarsi o a guardarsi vivere. Si accumulano situazioni come fossero oggetti da riporre e far ammuffire col gusto insano di chi non butta via nulla perché tenere per sé è sempre meglio che lasciar andare. Rimpinzarsi di nulla o anche meno con le mani che cercano di trattenere tutto il possibile. Peccato che nella memoria resti solo il caos di chi ammucchia senza regole e senza ragione. Una vita che si pone mille obiettivi al giorno è una vita che, a conti fatti, non ne ha nemmeno uno. Si stringe attorno a un buco nero fatto di un male che si vuole camuffare ma che non smetterà di urlare nemmeno un istante.

8 commenti:

  1. Un post che fa riflettere e che sintetizzerei con questa frase: il troppo stroppia, sempre. Radiosa giornata.
    sinforosa

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    1. Direi che in questo caso si tratta più di una sorta di bulimia. La frenesia di fare qualsiasi cosa pur di non fermarsi a pensare dove sia il problema.

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  2. Ne vedo spesso in giro di queste persone, affannate a far niente, la cosa non mi ha mai dato particolarmente fastidio, mi fanno pena. Tuttavia diventano irritanti quando provano a buttare sugli altri le loro urgenze inesistenti.

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    1. Non sono affannate a far niente ma a fare di tutto, qualsiasi cosa capiti in preda a un'assurda frenesia.

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  3. Guarda ho trovato un buco per scriverti tra un film e l'altro della Festa del Cinema di Roma... già...troppe cose diventano compulsività affannata..

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